giovedì 27 dicembre 2012

The first time I met...Audrey Tautou


Dietro quei grandi occhioni neri c'è una personcina decisa e riservata. Lei è Audrey Tautou: nasce nella cittadina di Beaumont, nella Francia centro meridionale. I genitori scelgono per lei il nome della Hepburn. Avranno avuto la vista lunga?
L'attrice, da piccola, impara a suonare il pianoforte e l'oboe, ed entra a far parte di un'orchestra. Grande estimatrice di Mozart e Chopin, ama leggere e rileggere Victor Hugo, Oscar Wilde e Charles Baudelaire. Insomma, respira arte dès son enfance.
Terminato il liceo, inizia ad interessarsi alla recitazione frequentando un corso estivo alla famosa accademia parigina Cours Florent. Ma decide comunque di iscriversi all'università, scegliendo Lettere Moderne. Però mademoiselle Tautou appartiene alla recitazione, così dopo l'esordio in TV, nel 1999 compare per la prima volta sul grande schermo nel film Sciampiste & Co.
Nel 2001, il visionario regista Jean-Pierre Jeunet inizia a girare un film con l'attrice inglese Emily Watson. Purtroppo l'avventura non va a buon fine perché la Watson ha molte difficoltà a recitare in francese, così abbandona Jeunet e accetta la parte nel film Gosford Park. Jeunet è costretto a riscrivere il copione per un'attrice francese, e pensa subito ad Audrey che, nel frattempo, sta diventando famosa in Francia. Dopo un solo provino, la parte è sua. Audrey diventa Amelie.
E io divento sua fan.



Il favoloso mondo di Amelie ottiene un successo mondiale. Solo in Francia incassa 40 milioni di euro.
Ricco di omaggi al miglior cinema, francese e non, (Jules et Jim di Truffaut o anche il nostro Ladri di biciclette di De Sica) il film racconta la storia di una ragazza molto particolare, o forse solo molto sola, che dopo aver appreso della morte di Lady Diana, decide di aiutare gli altri per cambiare o migliorare loro la vita. Amelie, in seguito, comprende che ad aver bisogno di aiuto è proprio lei, e aiutata da un suo vicino, inizierà a rischiare e ad amare.



Il film diventa un caso: riceve cinque nomination agli Oscar e una nomination ai David di Donatello. La magia affabulatrice che Jeunet ha donato alla storia e l'originale colonna sonora di Yann Tiersen, incantano tutti.
Audrey viene lanciata nel firmamento del cinema mondiale. L'attrice dichiarerà in seguito che molti, quando la incontravano, la chiamavano Amelie. Era difficile convivere con un personaggio diventato così ingombrante. Ma Audrey non dà tanto peso alle glorie passate e guarda al futuro: girerà un altro film con Jeunet, Una lunga domenica di passioni, poi L'appartamento spagnolo e il seguito Bambole Russe, il delizioso Ti va di pagare? con Gad Elmaleh, per arrivare al suo primo film hollywoodiano, Il codice Da Vinci con Tom Hanks, regia di Ron Howard.
Ma Audrey è profondamente francese e non cede alle lusinghe americane. Dando un'occhiata alla sua filmografia, vedrete che l'attrice lavora soprattutto in film francesi.
Uno degli ultimi suoi ruoli da protagonista è proprio su una gloria di Francia: sto parlando del film Coco avant Chanel (clicca sul link per la recensione). Premiato dalla critica, bocciato dal pubblico.
Dopo La délicatesse e Thérèse D., quali altri ruoli ci riserva la Tautou? Non è dato sapere, ad Audrey piace sorprendere. Ma soprattutto, a mademoiselle piace andare controcorrente: le sue colleghe francesi girino pure il mondo, lei rimane una jeune de France.


INCURSIONI CINEMANIACHE

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