venerdì 8 febbraio 2013

Recensione (mica tanto) Flash: Bastardi Senza Gloria


Anno e nazione di produzione: USA, Germania 2009

Titolo originale: Inglourious Basterds

Distribuzione in Italia: Universal Pictures

Genere: Azione

Durata: 160 minuti

Cast: Brad Pitt, Christoph Waltz, Eli Roth, Mélanie Laurent, Diane Kruger, Michael Fassbender, Mike Myers, Daniel Brühl, Til Scweiger, Gedeon Burkhard

Regista: Quentin Tarantino

Durante l'occupazione nazista in Francia, il colonnello delle SS Hans Landa è sulle tracce dell'ultima famiglia ebrea in una ridente località in campagna. I suoi modi affettati e il suo infallibile fiuto convincono il protettore di quella famiglia a rivelargli il loro nascondiglio. Per i Dreyfus non c'è scampo. Muoiono tutti. Tranne la giovane Shoshanna. Riesce a sfuggire a Landa, ma promette di vendicare la sua famiglia.
La ragazza si trasferisce a Parigi e assume una nuova identità: diventa Emmanuelle Mimieux e gestisce un cinema. Shoshanna aspetta e non sa che nel suo piano di vendetta un ruolo importante lo svolgeranno i Bastardi. Al comando del tenente Aldo Raine, sono un gruppo di ebrei che nel 1944 diventa l'incubo dei nazisti. Ogni bastardo ha la sua peculiarità nell'uccidere, come Donny Donovitz soprannominato "L'Orso Ebreo": Donny uccide con furiosi colpi di mazza da baseball. Tutti i Bastardi devono al tenente Raine almeno cento scalpi di nazisti. A testa. Dovere che svolgeranno con molto piacere. L'annientamento dei nazisti si trasforma nel piano Kino: oltre ai Bastardi vi prenderanno parte anche il tenente inglese Archie Hicox e la star del cinema tedesco Bridget von Hammersmark. In occasione della prima del film, Orgoglio della Nazione, proprio nel cinema di Shoshanna si riuniranno tutte le "uova marce" del Terzo Reich: da Goebbels a Bormann, da Göring fino allo stesso Führer. L'odio di Shoshanna e dei Bastardi grazie alla miccia esplosiva innescata da Landa non lascerà scampo.


Dopo aver visto Django Unchained, ho deciso di avventurarmi nella filmografia di Tarantino, e il film che recentemente è stato osannato di più è sicuramente Bastardi senza Gloria. Come ho già scritto nella recensione di Django, Tarantino è soprattutto un cinemaniaco prima di essere un regista. E così, ogni suo lungometraggio, si trasforma in un omaggio ai suoi film preferiti, una citazione dei suoi registi di culto. E a questa regola non sfugge Inglourious Basterds, a partire proprio dal nome: riprende il titolo di un film del regista italiano di B movies Enzo G. Castellari. Per problemi di copyright però la A di bastards si è trasformata nella E tarantiniana.
Tarantino è un grande fan oltre che dei nostri B movies (mah...i gusti son gusti) anche dei nostri spaghetti western, così non poteva mancare sia un omaggio a Sergio Leone (C'era una volta il West nella sequenza di apertura del film) e anche a Sergio Corbucci (il film è Navajo Joe: il tenente Aldo Raine ha il vezzo di marchiare i nazisti con la svastica. Anche l'Apache di Corbucci marchiava i nemici).


Non aspettatevi i classici litri di sangue a cui ha abituato il suo pubblico il regista americano, questo è uno dei film meno truculenti che ha girato. Perché è un film di testa, in tutti i sensi. Ma anche di lingua, ovviamente non in senso anatomico. E' il fil rouge del film, i vari idiomi parlati sono motivo di accordi ma soprattutto di fraintendimenti.
Il raffinato colonnello di Christoph Waltz è sicuramente il protagonista incontrastato della pellicola, il deus ex machina che agisce nell'ombra e che pensa di poter comandare ogni cosa. Ed è proprio per eccesso di onnipotenza che tradisce i nazisti. Il suo tradimento non è, come alcuni dicono, un "buco" nella trama, ma la trovata pseudo-geniale di un cattivo da macchietta. Da sconosciuto, Herr Waltz è diventato un attore molto apprezzato. Io lo adoro.
Esilarante Brad Pitt. Tra le due eroine, sicuramente la Shoshanna di Mélanie Laurent è quella più tarantiniana.
Verdetto? Mi associo al coro estatico per Bastardi senza Gloria, anzi dato che Quentin ama i B movies lo scrivo alla Lino Banfi: Basterdi senza Gloria. Ovviamente il film ha i suoi punti morti, ma io lo consiglio perché si ride e soprattutto perché ha il lieto fine. Quello che purtroppo non c'è stato nella realtà.

Il trailer:


Consigliato: Sì


INCURSIONI CINEMANIACHE

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