venerdì 1 marzo 2013

Recensione Flash: Argo


Anno e nazione di produzione: USA 2012

Distribuzione in Italia: Warner Bros

Genere: Drammatico

Durata: 120 minuti

Cast: Ben Affleck, Bryan Cranston, Alan Arkin, John Goodman, Victor Garber, Tate Donovan, Clea Duvall

Regista: Ben Affleck

Nel 1979, il colpo di stato dell'ayatollah Khomeini costringe all'estradizione lo Scià di Persia Rehza Pahlevi, e mette in subbuglio non solo l'Iran, ma tutte quelle nazioni che, dietro le quinte, manovrano il paese che è uno dei produttori più importanti di petrolio.
Per le strade di Teheran serpeggia la ribellione e si scatena una vera e propria caccia alle streghe: essere americani è pericoloso. La protesta del popolo monta sempre più e un giorno i ribelli, appoggiati dal popolo, invadono l'ambasciata americana. Sei dei funzionari statunitensi riescono a fuggire, e si nascondono presso l'ambasciatore canadese. Ma la loro fuga non passerà inosservata. Il governo americano incarica l'agente della CIA, Tony Mendez, di riportare in America i sei funzionari. Ma non sarà semplice. E se in Iran l'odio verso gli USA, colpevoli di aver protetto lo Scià e aver appoggiato il suo rovinoso regime, si trasforma in fanatismo, il piano di Tony Mendez per portare in salvo i suoi connazionali sfiora sicuramente la pazzia: la lavorazione per un film fake, Argo, sarà la copertura per tornare in America.
Ben Affleck, alla sua terza prova da regista, convince tutti. In questi ultimi mesi ha vinto di tutto: Oscar, Bafta, Golden Globe, Cesar. Un coro unanime quello dei critici, di mestiere o per passione, che paragonano Argo al miglior cinema americano, politico, degli anni Settanta. Ed è il caso di dirlo, Affleck ci ha messo la faccia, e non solo, perché oltre che regista è anche il protagonista del film e produttore. L'amico Clooney e Grant Heslov, gli altri due produttori del film, si aggiudicano il progetto già nel 2007, ma è nel 2011 che Affleck entra nel team e inizia a lavorarci. Un anno di lavoro per un film dalla suspense magnetica. Il periodo storico è ricostruito in ogni minimo particolare, gli attori sono stati scelti per la somiglianza con i protagonisti della vicenda. Insomma nulla è stato lasciato al caso. Affleck coniuga la storia istituzionale a quella reale, la storia per pochi, non risultando mai banale o troppo di parte. Sicuramente è un film patriottico (i produttori sono dei grandi sostenitori di Obama) ma mai pretenzioso.
Tony Mendez è un eroe solitario ma il pubblico riesce a percepire, dietro i suoi occhi, la rinascita di una nazione dopo la guerra in Vietnam, l'omicidio di Kennedy e Luther King.

Il trailer:



Consigliato: Assolutamente sì


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