martedì 14 maggio 2013

Ciak! Si gira a...Firenze con Leonardo Pieraccioni


Il regista Leonardo Pieraccioni ha un rapporto viscerale con la "sua" Firenze. In un'intervista di qualche tempo fa, alla domanda del giornalista: "Le tre cose che ami di più?", Leonardo risponde: "L'amicizia, il cinema e Firenze". Pieraccioni verso la sua città si sente figlio e fidanzato. Figlio perché, essendo la sua città natale, vi sono legati gli affetti più cari:"Firenze per me è la mamma, il babbo e la famiglia. E' il luogo dove le emozioni non finiscono mai, tanto è vero che, pur facendo questo mestiere, non sono mai andato a vivere a Roma perché Firenze è la città con più energia al mondo". Innamorato perché le ha dedicato una canzone, che è un po' anche una poesia d'amore:

Firenze l'è piccina 
e l'è anche casa mia... 
ce l'ho sempre davanti 
anche quando vado via... 
Firenze non cambiare 
che dopo non ci piaci... 
rimani piccolina 
noi ti si porta i baci... 
festicciole il sabato alle tre 
calde di sudore e di bignè... 
via Gioberti all'angolo lassù 
quei periti tecnici bijoux... 
un inverno limpido imbiancò 
per mezz'ora l'Arno si fermò... 
ci guardava pallido passare 
Amici Miei lo stavan pergirare...


La città è molto spesso una dei protagonisti dei suoi film. I Laureati è il film che sicuramente sfrutta di più gli scenari offerti dalla città, un'Amici Miei moderno e un po' malinconico, come Leonardo. E iniziamo proprio da questo film il breve tour (purtroppo online non sono riuscita a reperire molte foto) di Firenze in compagnia del regista toscano.



Il ristorante dove i quattro amici, alla fine del film, mangiano è il "Coco Lezzone" in via del Parioncino 26r. E' la scena più "vitellona" del film ma anche quella più divertente. L'ingenuo cameriere dà il via per la corsa che avrebbe indicato chi dei quattro avrebbe dovuto pagare il conto, ma i ragazzi si danno alla fuga. I vicoli di Firenze li "proteggono" da quel conto non pagato e, alla fine, sbucano su Lungarno degli Acciaiuoli, al ponte di Santa Trinità:



Il Lungarno deve essere sicuramente uno dei posti preferiti di Leonardo Pieraccioni a Firenze. E sicuramente anche il più romantico, tanto che ci porta Lorena Forteza ne Il Ciclone:



La passeggiata di Levante e Caterina, nel film campione di incassi della stagione 1996/1997 (guadagnò 75 miliardi di lire, ndr.), è quasi un tour in notturna del capoluogo toscano. Infatti dopo il Lungarno, arrivano in piazza Santissima Annunziata, passeggiano tra i vicoletti e, la mattina, quando la ragazza deve partire, Levante la accompagna alla stazione di S. Maria Novella.



Per me, una delle più belle stazioni ferroviarie italiane, costruita negli anni Trenta. Ha delle magiche atmosfere retrò:



Uno degli ultimi film del regista toscano è Io e Marilyn, onirico lungometraggio dove Leonardo è in compagnia del fantasma della diva per eccellenza. Torna il Lungarno, poteva non portarci Marilyn? Direi di no!



Vista magnifica sui tetti di Firenze, con lo sfondo del Duomo di Santa Maria del Fiore e del campanile di Giotto:



Ultimamente, Pieraccioni ha scelto altre location toscane dove ambientare i suoi film: Pistoia per Ti Amo in Tutte Le Lingue del Mondo, Lucca per Finalmente la Felicità, Arezzo per Una Moglie Bellissima e il nuovo film in arrivo (le riprese inizieranno il 3 giugno) Un Fantastico Via Vai. Ma Firenze l'é Firenze, e Leonardino il primo amore 'un lo scorda.

Fonte: Il Davinotti


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