domenica 2 giugno 2013

Recensione Flash... Retrò: Blade Runner


Anno e nazione di produzione: USA 1982

Distribuzione in Italia: Warner Bros.

Genere: Fantascienza/Noir

Durata: 116 minuti

Cast: Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Daryl Hannah, Brion James, Joanna Cassidy, Edward James Olmos, M. Emmet Walsh, Joe Turkel, William Sanderson, Morgan Paull, James Hong

Regista: Ridley Scott

Los Angeles di un distopico 2019. La Terra ormai è devastata dall'inquinamento, le piante e gli animali sono quasi tutti estinti e ne vengono ricreate mere copie degli originali in laboratorio, gli uomini sono vecchi e malati ed ormai la gran parte di essi vive nelle colonie Extra-Mondo nello spazio o su altri pianeti colonizzati dai Nexus 6, esseri organici in tutto e per tutto simili agli uomini, fuorché per il fatto che sono stati creati in laboratorio da esperti di bio-genetica, con un'aspettativa di vita di massimo 4 anni, al fine di evitare che comincino a provare emozioni umane. Questi esseri, comunemente noti come replicanti, sono stati utilizzati per anni come schiavi degli umani nelle missioni di colonizzazione cosmica e nei lavori forzati, finché un gruppo di essi si ribellò agli umani, causando la loro espulsione dal pianeta Terra. Da quel momento in poi, nel caso in cui alcuni di essi provino a tornare sul pianeta, i Blade Runner, corpi speciali di polizia, sono autorizzati a spararli ed ucciderli a vista, pratica nota come "ritiro del replicante".
Uno dei Blade Runner, Rick Deckard, ormai ritiratosi dal giro, è costretto a tornare in azione quando un gruppo di replicanti, guidati dall'infido e misterioso Roy Batty, riescono a tornare sulla Terra per trovare il modo di prolungare la loro brevissima vita.
Da una parte Rick, un tempo spietatissimo Blade Runner, noto a tutti per la sua immensa bravura nello scovare i replicanti, sarà in grado di svolgere il suo compito, ma dall'altro troverà difficile portarlo a termine per via dell'amore che prova per Rachel, una replicante non facente parte del gruppo di Roy che tuttavia si ribella al suo padrone, il dottor Tyrell, padrone della Tyrell Corporation e creatore dei replicanti, venendo dichiarata anch'essa una fuorilegge.
Cosa farà Rick? Eliminerà tutti i replicanti, compresa Rachel? Oppure capirà per quale causa combattono i replicanti, riuscendo ad aprire finalmente gli occhi?


Liberamente ispirato al romanzo Il Cacciatore Di Androidi di Philip K. Dick ed al libro The Bladerunner di Alan E. Nurse da cui Ridley Scott ha tratto il titolo, questo film, noto a tutti come uno dei precursori cinematografici di uno dei miei generi preferiti, il cyberpunk, ha riscosso una grandissima fama a livello globale, portando sotto le luci della ribalta il futuro regista de Il Gladiatore, ed i due giovani protagonisti, Harrison "Han Solo-Indiana Jones" Ford e Rutger "Navarre" Hauer, quest'ultimo diventato celebre proprio grazie al ruolo di Roy Batty.
Molti volti famosi di Hollywood vennero inizialmente contattati per il ruolo di Deckard, tra cui Robert Mitchum, Dustin Hoffman, Sean Connery, Gene Hackman, Jack Nicholson, Clint Eastwood, per citarne alcuni dei tanti, ma alla fine la scelta ricadde su Ford, proprio perché il più versatile ed adatto all'epoca, grazie alle sue recentissime partecipazioni ai primi due episodi della trilogia originale di Star Wars ed al primo film della futura tetralogia di Indiana Jones.
Per quanto riguarda il film, la scelta per il telespettatore è molto ampia, poiché Scott realizzò tre edizioni, l'International Cut del 1982, la Director's Cut del 1992 con tutte le scene inedite e la Final Cut del 2007, identica alla versione del '92, salvo per il fatto che essa include anche il documentario Dangerous Days, che descrive tutto il lavoro svolto per realizzare la pellicola, con più di tre ore di filmati esclusivi.


"Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi..."

Il celebre monologo di Roy Batty è il cardine su cui si fonda il vero significato del film: paura della morte, la possibilità di una redenzione, l'accettazione del diverso e la ricerca delle emozioni, dei valori ma soprattutto della verità sono alcuni dei temi della trama, tipici del cyberpunk in generale. Se non fossi un patito di questo genere, obiettivamente lo amerei comunque, per via delle sue grandi particolarità e dei tocchi di classe tipici di Ridley Scott.
Il mio consiglio quindi è di vederlo, scegliendo tra la Director's Cut e la Final Cut, poiché entrambe svelano tanti segreti e misteri rimasti senza risposta durante la visione dell'International Cut originale, primo enigma fra tutti quello sulla vita di Deckard.
Intanto, dal 2011 si sta parlando di realizzare un sequel o un prequel di Blade Runner. A lungo ci sono stati rumors a riguardo, ma alla fine, nel 2012, Ridley Scott ha confermato tutto, aggiungendo che farà parte del progetto ed avviando già le trattative con Harrison Ford.
Nella trepidante attesa di ulteriori notizie a riguardo, vi lascio quindi con il trailer della Director's Cut e lo stupendo monologo di Roy Batty, dinanzi ad uno spaesato Deckard, fino a pochi istanti prima inseguito dal replicante e poi miracolosamente salvato da esso.
Buona visione!


Il trailer:


Consigliato: Assolutamente sì

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