sabato 3 agosto 2013

Recensione Flash: Il Fondamentalista Riluttante


Anno e nazione di produzione: USA, Gran Bretagna, Qatar 2012

Titolo Originale: The Reluctant Fundamentalist

Distribuzione in Italia: Eagle Pictures

Genere: Thriller

Durata: 130 minuti

Cast: Riz Ahmed, Kate Hudson, Liev Schreiber, Kiefer Sutherland, Om Puri

Regista: Mira Nair

Changez Khan è giovane, sicuro delle sue capacità ma soprattutto dei suoi sogni. Per concretizzarli decide di lasciare Lahore, in Pakistan, e trasferirsi in America per studiare a Princeton. Si laurea col massimo dei voti e viene assunto come analista finanziario da una delle più importanti società di New York. Changez va veloce, non ha paura di farsi male perché sente che lui, uno straniero, negli Usa può diventare chi vuole. Il suo sogno americano viene completato da Erica, una fotografa di cui il giovane si innamora. All'indomani dell'11 settembre, però, tutto cambia. Quel paese che l'ha accolto ora lo guarda con sospetto: fermi, un'arresto, perquisizioni.  Il sogno americano per il ragazzo diventa un incubo: la sua "americanità" acquisita viene strappata a morsi, Changez è nudo e vulnerabile, con la sua identità islamica esposta ai pregiudizi, ai fraintendimenti e all'odio. Torna in Pakistan e comincia a insegnare nell'Università di Lahore. Anni dopo il suo ritorno dagli Usa, il giornalista Bobby Lincoln l'intervista scoprendo in Changez un fondamentalista illuminato.
Lo stile della regista indiana Mira Nair non è mai stato, nel corso degli anni, uguale a sé stesso. Infatti la cineasta ha spaziato da un genere all'altro, dai film in costume a quelli drammatici, comici o d'attualità, con molta disinvoltura, pur con qualche strafalcione. Forse Il Fondamentalista Riluttante (tratto dal bestseller di Mohsin Hamid) è uno dei più riusciti: molti si sono lamentati del semplicismo con cui è stata descritta la scottante opposizione tra mondo occidentale e mondo islamico ma la regista indiana non era interessata a sviscerare un tema così complicato in tutti i suoi aspetti ma lo ha declinato in una parabola dei sentimenti, familiari, d'amicizia e amorosi, per raccontare il post 11 settembre con gli occhi del "pericoloso straniero". Magnifica l'interpretazione di Riz Ahmed, magnetica. Liev Schereiber gli tiene testa e colpisce, così come Kiefer Sutherland. Non nascondo la mia avversione verso Kate Hudson e anche in questo film la trovo scialba e a tratti irritante.
"Mai fidarsi delle apparenze", dice Changez a Bobby. Niente di più vero, chi sono davvero i cattivi e chi i buoni?

Il trailer:





Consigliato: Sì


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