giovedì 20 marzo 2014

The Journey For Glory Begins: Black Sails


Vi siete mai chiesti cosa accadde prima degli eventi de L'Isola Del Tesoro, il romanzo capolavoro di Robert Louis Stevenson? Non vi siete mai chiesti da dove provenisse quell'immenso tesoro che è appunto il fulcro di tutta la narrazione, attorno alla quale aleggiano da una parte Jim Hawkins e i distinti gentiluomini inglesi che lo appoggiano, mentre dall'altra vi sono il temibile Long John Silver e la sua furente marmaglia di pirati, un tempo guidati dal leggendario capitano Flint?
Ad essere sincero, nonostante non sia riuscito a finire di leggere tutto il libro ma conoscendo comunque la storia, grazie a varie miniserie TV e film, me lo sono proprio chiesto.
Ebbene, la Starz, TV a pagamento americana nota per i suoi tantissimi telefilm epici, il più delle volte in costume, come Da Vinci's Demons, I Pilastri Della Terra e vari altri di cui vi abbiamo già parlato in precedenza, ha cercato di dare una risposta tramite Black Sails, serie che fa da prequel alle avventure del libro di Stevenson e tenta di far luce sugli eventi che porteranno poi alla spasmodica ricerca del mitico tesoro trafugato dai pirati di Flint e poi celato da Flint stesso e da un pugno di uomini fidati in un'isola misteriosa.
Il risultato è davvero interessante.


Negli otto episodi che compongono la season 1 (è già stata confermata per inizio 2015 la season 2, con 10 episodi), il capitano Flint (interpretato da Toby Stephens, figlio della grande Maggie Smith) comanda la Walrus (nominata varie volte nel romanzo originale), una delle navi pirata più temute dei Caraibi, usando come base dei suoi affari l'isola di New Providence (la cui capitale è Nassau, all'epoca uno dei centri più attivi per quanto riguarda la presenza di pirati).
Tutto ha infatti inizio durante una delle incursioni di Flint e la sua ciurma contro un cargo mercantile, all'apparenza un semplice vascello commerciale, sulla quale viaggia un giovane marinaio di nome John Silver.
Gli uomini di Flint vanno all'arrembaggio, mentre il loro capitano va alla ricerca di un misterioso diario del capitano, e nello specifico, di una pagina in particolare. Una pagina che si rivelerà essere stata strappata in precedenza. Dopo numerose peripezie e guai, Flint ed il suo secondo, Gates, scopriranno che la pagina è stata trafugata da John Silver stesso per salvarsi la pelle e cercare di rivenderla al migliore offerente con l'aiuto di Max, una prostituta di Nassau.

Da sinistra a destra: John Silver, Gates e Flint
Di fatto, la preziosissima pagina riporta tutti gli spostamenti futuri dell'Urca de Lima, un maestoso vascello spagnolo che trasporterà un'ingentissima quantità di oro, valutabile intorno ai 5 milioni di pesos (da qui si capisce che questo sarà il tesoro nascosto dell'opera di Stevenson).
Flint vuole quella pagina perché, tramite il tesoro spagnolo, potrà offrire un nuovo inizio per tutta New Providence, dopo la dichiarazione di guerra dei pirati contro il mondo, e nello specifico, contro la Compagnia delle Indie, che li ha ufficialmente dichiarati fuorilegge e nemici della società civilizzata.
Ma il problema è che il miglior offerente ricercato da Silver e Max non aspetterà molto per farsi avanti: è il terribile Charles Vane, mitico capitano della Ranger, appoggiato dal suo vice, Jack Rackham, ai più noto come Calico Jack, e da Anne Bonny, tutti e tre pirati realmente esistiti.

Da sinistra a destra: Jack, Vane e Anne
I due capitani, da sempre rivali, dovranno quindi essere ammansiti da Eleanor Guthrie, figlia del signor Guthrie, il primo commerciante del mercato nero di New Providence.


La giovane, forte e determinata nel voler portare avanti gli affari del padre in completa libertà, senza il controllo costante della Compagnia delle Indie, dovrà quindi cercare un punto di accordo tra i due rivali (anche perché, come se non bastasse, la ragazza è la vecchia fiamma di Vane), per far sì che il sogno di Flint di salvare l'isola diventi realtà, poiché solo con due navi l'impresa contro l'Urca de Lima potrà avere successo.


Ma la missione sarà continuamente costellata da intrighi, ostacoli e guai di ogni sorta, durante i quali verranno man mano fuori le intenzioni del furbissimo ed ambizioso John Silver e, soprattutto, gli oscuri intenti di Flint, capitano davvero carismatico ma, al tempo stesso, implacabile con chiunque tenti di minare la sua autorità.
Tra quelli che si arrischieranno a scoprire tali terribili verità, spiccherà il giovane quartiermastro della Walrus, Billy Bones (chi conosce la storia de L'Isola Del Tesoro, sa già di chi sto parlando), personaggio-chiave interpretato da Tom Hopper (il possente Sir Parsifal del mitico Merlin della BBC).


Nonostante tutti i problemi e le incognite di un'impresa così ardita, cosa accadrà? Flint riuscirà a raggiungere i propri scopi, nonostante le numerose insidie lungo il cammino verso la gloria? L'isola di New Providence riuscirà a preservare il suo libero commercio, senza finire nelle grinfie della Compagnia delle Indie?


Come già detto prima, questa serie si è rivelata essere davvero interessante e magnifica sotto vari punti di vista.
Sarà che io sono di parte perché mi hanno sempre intrigato le vicende piratesche, ma ciò che di sicuro può colpire di più gli spettatori è sicuramente il fatto di vedere un prodotto in cui i pirati si comportano esattamente come facevano le loro controparti reali di 300-400 anni fa: duri, crudeli, spietati, lascivi e amanti della bella vita e delle avventure in mare. Quindi personaggi totalmente diversi da quelli favoleggiati, ad esempio, nel franchise di Pirati Dei Caraibi, apprezzato comunque per aver riportato in auge il genere piratesco in maniera molto originale.
C'è anche da dire che questo realismo è divenuto oramai una delle chiavi di volta che portano una serie TV verso il successo e l'apprezzamento da parte di chi si trova dall'altro lato dello schermo. Di fatto, serie come Spartacus, Il Trono Di Spade, Vikings hanno spazzato via la tipica dicotomia bene-male, secondo la quale i buoni hanno sempre la meglio sui cattivi, portando invece alla luce personaggi ambigui, caratterizzati sia da luce che ombra, che devono fronteggiare i loro demoni interiori e decidere da che parte stare, mostrando, inoltre, come altro punto a loro favore, un'accuratezza storica (salvo per i prodotti di genere fantasy chiaramente) che lascia pochi dubbi su come si vivesse in quelle epoche.
Dunque, oltre alle tipiche avventure marinaresche dei pirati, visibili in qualsiasi altro film o miniserie TV di questo genere, sono proprio queste le caratteristiche vincenti di Black Sails, serie prodotta, tra l'altro, dall'amato/odiato regista Michael Bay, finora cimentatosi in generi completamente differenti, come la fantascienza.
Per ora non si sa ancora quando la season 1 approderà in Italia, ragion per cui è meglio buttarsi sulla visione in streaming sottotitolato in italiano. Come sempre, non ve ne pentirete!


Qui in basso troverete il trailer ufficiale della prima stagione.
Vi do appuntamento a gennaio 2015 con l'attesissima season 2!
Ahoy!


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