domenica 27 luglio 2014

Recensione Flash: RoboCop


Anno e nazione di distribuzione: USA 2014

Distribuzione in Italia: Sony Pictures

Genere: Fantascienza

Durata: 121 minuti

Cast: Joel Kinnaman, Gary Oldman, Michael Keaton, Samuel L. Jackson, Abbie Cornish, Jay Baruchel, Aimee Garcia, Jackie Earle Haley, Jennifer Ehle, Marianne Jean-Baptiste, Michael K. Williams, Zach Grenier

Regista: José Padilha

Dopo l'epoca dei pirati, dei vampiri, dei supereroi, dei peplum e delle leggende rivisitate in chiave molto originale, il 2014 è l'anno dei remake!
Vuoi perché le case cinematografiche di Hollywood non hanno al momento molta inventiva, come confermato anche da molti attori americani, che recentemente stanno lavorando più con le serie TV che con i film proprio per questa ragione.  Vuoi perché si vuole, forse, dare un'opportunità di far conoscere vecchi cult al pubblico più giovane, questo trend cinematografico ci sta facendo riscoprire numerosi film in chiave moderna. Uno di essi è RoboCop.
Dopo la famosa trilogia sul poliziotto indistruttibile e incorruttibile, uscita tra la fine degli anni '80 e gli inizi degli anni '90, José Padilha ci ripropone la storia del coraggioso ed onesto poliziotto Alex Murphy che, nell'anno 2028, dopo aver scoperto la dilagante corruzione tra i suoi colleghi all'interno del distretto dove lavora, rimane gravemente ferito dallo scoppio della sua auto, dopo che uno dei boss della città decide di ucciderlo per evitare problemi con i suoi agganci tra la polizia.
Allo stesso tempo, la ditta robotica OmniCorp, impegnata nel portare avanti le campagne militari americane con i propri robot nel resto del mondo, cerca un sotterfugio per ovviare ad una legge che vieta l'utilizzo di androidi e cyborg come agenti di polizia negli stessi USA, poiché incapaci di provare emozioni e di avere quindi coscienza di ciò che fanno.
La soluzione viene data proprio dal presidente della ditta, Raymond Sellars, che dopo aver saputo di Alex Murphy, gravemente menomato e in bilico tra la vita e la morte, ottiene il permesso, dalla moglie di Alex, di utilizzare il poliziotto morente per trasformarlo in un "cyborg umano", così da far abolire la legge anti-robot, poiché dietro l'ammasso di ferraglia vi è un essere vivente capace di provare emozioni.
Dopo la difficile riabilitazione e l'accettazione della propria condizione, Alex accetta di portare avanti la sua campagna contro il crimine, non immaginando che la OmniCorp deciderà di azzerargli completamente le emozioni umane, in modo da ottenere un soldato obbediente e pronto a tutto, come altri robot della ditta sparsi per il resto mondo.
Cosa farà Alex: riuscirà a contrastare questa decisione con la sua grande forza di volontà, o diverrà anch'egli un essere privo di emozioni?
In questa pellicola, priva delle fortissime dosi di violenza gratuita della trilogia originale, la morale principale della storia rimane intatta: dove finisce l'uomo e inizia la macchina? Ci si può davvero fidare dell'Intelligenza Artificiale?
La storia è godibile, ma ovviamente monotona per chi conosce già i film precedenti, salvo alcuni cambiamenti nella trama rispetto alla pellicola originale. Bravissimi sia Gary Oldman, nei panni del buon dottor Norton, che Michael Keaton, che interpreta l'ambiguo Sellars.
Un film interessante che dà, come già hanno fatto le tre pellicole di oltre venti anni fa, un ottimo spunto per riflettere sullo sviluppo impetuoso delle nuove tecnologie e dei rischi che esse comportano.
Buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Sì

INCURSIONI CINEMANIACHE, seguiteci su:

Fan Page Ufficiale Facebook

Profilo Ufficiale Twitter

Nessun commento:

Posta un commento