mercoledì 13 agosto 2014

Hacker o Cracker? Te lo dice Incursioni!


Lo so, lo so: vi ho già parlato fino allo sfinimento di argomenti simili, grazie alla mia tesi di laurea dedicata alla trilogia di Matrix e a Johnny Mnemonic, ma, come ben sapete, il più delle volte (e meno male), il cinema ti insegna sempre cose nuove ed edificanti, in modo da capire il più possibile come va il mondo oggigiorno.
Uno dei modi per comprendere ciò che ci circonda è di sicuro imparare a vedere la nostra società dal punto di vista di quelli che vengono più volte definiti come gli emarginati sociali, coloro cioè che si isolano poiché non sopportano il ritmo frenetico del nostro mondo, che ci viene imposto da chi ci governa e ci controlla, e tentano giornalmente di combatterlo con svariati mezzi a loro disposizione.
Sto parlando degli hacker e dei cracker, i "cowboy della console", come vennero definiti negli anni '80 dal maestro del cyberpunk William Gibson.
Ho avuto l'immenso piacere di constatare che esiste un buon numero di film dedicati a questi abilissimi programmatori informatici e allora mi sono detto: quale buon modo di poter continuare il mio viaggio nel genere cyberpunk se non vedendo questi film?
Ebbene, in questo articolo analizzerò 5 film di questo genere, scelti tra i tanti perché ognuno di essi analizza le svariate tipologie di hacker e cracker.
La primissima distinzione da fare, essenziale per capire ciò che andrò ad analizzare, è la seguente:


Di fatto, ho più volte criticato i mass media poiché, quando avvengono attacchi informatici di vasta portata, essi generalizzano affermando che "un gruppo di hacker" ha attuato tale attacco, non capendo invece che i fautori di tali attacchi sono sempre e solo i cracker.
Sapete cosa mi hanno insegnato questi film? Che anch'io sbagliavo!
Infatti, la vera e più corretta suddivisione da fare, importante da capire prima di addentrarci nei 5 film, rivela l'esistenza di ben tre schieramenti:

White Hats (Cappelli Bianchi)                Grey Hats (Cappelli Grigi)                Black Hats (Cappelli Neri)


-I Cappelli Bianchi sono gli hacker puri, ovvero gli abili programmatori informatici che agiscono sempre e solo per il bene dell'umanità, seguendo il ferreo codice della filosofia hacker, al fine di riuscire a rendere il più libera possibile l'informazione, continuamente censurata da chi ci governa, e cercando di offrire a tutti il libero accesso alla rete, l'unico mezzo pilotato solo in parte al momento. Essi, inoltre, per difendere gli internauti ordinari e le ditte dai cybercriminali e da quelli che li finanziano, combattono una guerra silenziosa, ovvero la Cyberwarfare, la guerra informatica che sta dilagando sempre più senza che noi ce ne accorgiamo minimamente.
-I Cappelli Grigi invece sono sia hacker che cracker che agiscono il più delle volte secondo un loro codice morale, che può spingerli spesso a compiere azioni illegali, pur di raggiungere il loro fine, buono o cattivo che sia. Tra di essi, ad esempio, rientrano coloro che craccano i programmi a pagamento per renderli gratuiti ed accessibili a tutti, poiché una delle loro "crociate informatiche" è proprio quella di offrire programmi "open-source" (liberi e facilmente personalizzabili) a chiunque lo desideri, dato che molti non possono permettersi i costi che le software houses impongono sui loro prodotti. Ma, così facendo, il danno lo subiscono proprio le stesse software houses, che perdono clienti e subiscono ingenti danni economici. Dunque, i Grey Hats possono essere definiti come il perfetto mix di bene e male a livello informatico.
-I Cappelli Neri sono i soli ed unici cybercriminali, ovvero i cracker della peggior specie. Quando si sente parlare di attacchi informatici a quella nazione, a quella società o a chicchessia, a meno che non si tratti di Anonymous, gruppo internazionale di hacker che usa tale tecnica solo per intimidire e diffondere la verità e non per danneggiare (come hanno fatto e fanno ancora anche Julian Assange ed Edward Snowden), si tratta sempre e solo di Black Hats o gruppi di essi. Infatti, la Cyberwarfare non è combattuta solo individualmente, cioè da hacker e cracker, bensì da molti gruppi di cybercriminali finanziati da società o proprio da nazioni (tra le quali spicca la Cina) che li sfruttano per rubare segreti ed informazioni da paesi e ditte rivali. E' da essi che gli hacker White Hats e, molte volte anche i Grey Hats, ci difendono giornalmente, mentre noi viviamo le nostre vite senza immaginare minimamente cosa accada realmente sul web.

Fatte dunque le dovute premesse, possiamo quindi tuffarci nella mini-recensione dei 5 film, spiegando quali tipologie di hacker e cracker si possono osservare in queste pellicole e perché agiscono in questa o quella maniera.

L'HACKING COME MEZZO PER AIUTARE IL PROSSIMO:

MASTERMINDS: LA GUERRA DEI GENI (1997)


Questo film di Roger Christian del '97 narra le avventure di Ozzie Paxton, un giovane scapestrato cracker di videogiochi, interpretato da Vincent Kartheiser, che, quando la sua sorellastra viene sequestrata insieme a tutti i suoi compagni di scuola da Rafe Bentley, l'addetto alla sicurezza dell'istituto noto per il suo prestigio e per i figli delle famiglie più ricche d'America che lo frequentano, passa subito all'azione. Infatti, Bentley, interpretato da Patrick Stewart, informandosi su quali fossero i bambini delle famiglie più benestanti, decide, insieme ai suoi uomini, di trasformare la scuola in una fortezza impenetrabile, almeno fino a quando non avrà ricevuto il cospicuo riscatto. Sarà in quel momento che Ozzie, da cracker interessato solo a lucrare grazie alle sue capacità, userà le sue vaste conoscenze informatiche per sventare i piani criminali della banda. I risultati saranno comici e stupefacenti.
La pellicola, quando uscì, venne molto sottovalutata e criticata in maniera negativissima dal pubblico, e ciò a mio parere dimostra come, il più delle volte, i critici vedano solo la superficie del prodotto, senza mai addentrarsi in profondità.
Di fatto, il film mostra, oltre alla comicità di molte scene, anche come i cracker come Ozzie, definibile comunque nella fascia dei Grey Hats, possano agire da White Hats, pur di aiutare chi ne ha bisogno e mostrare le proprie qualità.
Un film che consiglio a tutti. Ecco il trailer (dovete schiacciare sul link):

LINK: Masterminds-Trailer italiano

LA GUERRA TRA HACKERS E CRACKERS:

HACKERS (1995)


Passando ora ai film più impegnati, quel che è certo è che uno dei film che più rappresenta l'etica hacker è di sicuro Hackers, film del '95 di Iain Softley.
In questa pellicola assistiamo ad un vero e proprio scontro tra hackers e crackers perché, se da un lato abbiamo il giovane Zero Cool, nickname di Dade Murphy, ragazzo prodigio dell'informatica interpretato da un giovanissimo Johnny Lee Miller (visto recentemente nel ruolo del donnaiolo Roger Collins, membro della famiglia Collins in Dark Shadows) affiancato dagli amici Phantom Phreak, abile phreaker (hacker dei telefoni), Lord Nikon (per via della sua memoria fotografica), Cereal Killer e Acid Burn, talentuosa hacker interpreta da una giovane Angelina Jolie, dall'altro vediamo, contrapposto ad essi, il terribile Eugene Belford, noto come La Piaga. Egli infatti lavora come hacker e programmatore di un'eminente compagnia mineraria, la Ellington Mineral Company, al fine di proteggere la società dai potenziali cybercriminali assoldati dalle ditte rivali. Improvvisamente, infatti, il worm informatico Leonardo Da Vinci infetta il sistema informatico della Ellington e rischia di distruggere ben cinque petroliere guidate a livello informatico, causando un disastro ecologico, a meno che non vengano versati 25 milioni di dollari sul conto a cui il worm è collegato. E quel che è peggio è che Zero Cool e i suoi amici finiranno inevitabilmente immischiati nella faccenda, dato che La Piaga, creatore del worm per fini personali, dunque definibile un Black Hat in tutti i sensi, li incolperà dell'accaduto. Chi vincerà questa guerra?
Di sicuro, se volete capire più cose possibili su hacker e cracker, questo è il film che fa per voi.
Per questa pellicola, anziché il trailer, vi lascio con un video-tributo:


CRACKER GREY HAT VS. HACKER GREY HAT:

TAKEDOWN (2000)


Probabilmente questo è il film più interessante dei cinque, dato che si basa su una storia vera.
Infatti, Takedown si basa sull'omonimo libro di Tsutomi Shimomura e John Markoff e narra la storia delle indagini sul noto hacker/cracker/phreaker, nonché ingegnere sociale, Kevin Mitnick, noto, proprio per le sue immense capacità, come "il più grande hacker della storia finora vissuto".
Tutto comincia agli inizi degli anni '90, quando Mitnick, interpretato da Skeet Ulrich, già noto all'FBI per le sue innumerevoli azioni illegali, ingaggia una "lotta informatica" contro Tsutomi Shimomura, noto hacker addetto alla sicurezza di più di 500 enti e società americane, interpretato da Russell Wong, poiché il cracker, spinto come ogni "cowboy della console" dalla brama di conoscenza e dalla ricerca della verità, incurante dell'illegalità della stragrande maggioranza delle sue azioni, scopre che Shimomura nasconde, nel suo pc, qualcosa di terribile, nascosto dietro la sua grande fama di programmatore informatico.
Grazie all'aiuto di molti suoi amici, Kevin comincia a girovagare in lungo e in largo negli USA, continuamente braccato dalle forze dell'ordine e da Shimomura stesso, dato che è al corrente del fatto che quel qualcosa di terribile che egli stesso ha creato potrebbe essere già stato rubato dall'abilissimo Mitnick. Tra questi due Grey Hats, chi avrà infine la meglio?
Apprezzato da molti, disprezzato dal vero Mitnick. La ragione? A parer suo, questo film, così come il libro, mostrano solo l'opinione di Shimomura sulla faccenda e non anche quella di Condor, soprannome che Kevin stesso si diede all'epoca dei fatti. Infatti, come risposta a questa pellicola, Mitnick girò nel 2001 il documentario Freedom Downtime, per dimostrare come molti aspetti di Takedown fossero in realtà menzogneri.
A mio parere, anche questo film, alla pari di Hackers, merita di essere visto proprio per capire come agiscono gli hacker e i cracker e, allo stesso tempo, per essere giusti ed imparziali, consiglio anche la visione del documentario di Mitnick.
Anche per Takedown vi lascio con un video-tributo:


QUANDO L'HACKING DIVENTA NECESSARIO:

S.Y.N.A.P.S.E.: PERICOLO IN RETE (2001)


In questa pellicola non troviamo dei veri e propri hacker, bensì dei programmatori informatici e creatori di software. Tuttavia, un'altra questione da chiarire riguardo gli hacker è che, potenzialmente, qualsiasi programmatore informatico può diventare un hacker o cracker, proprio perché ha le conoscenze necessarie per esserlo.
Infatti, questo è ciò che accadrà al protagonista del film, ovvero Milo Hoffman, interpretato da Ryan Philippe, un giovane programmatore, appena laureatosi a Stanford, che viene ingaggiato dal famoso Gary Winston, magnate dell'informatica, interpretato da Tim Robbins, a capo della NURV, una software house internazionale tenuta continuamente sotto controllo dall'Antitrust, poiché sta compiendo passi da gigante in pochissimo tempo con la creazione ed il lancio imminente di S.Y.N.A.P.S.E., un programma che permetterà di creare un'enorme rete informatica mondiale, tramite la quale tutti potranno comunicare da qualsiasi angolo del globo (una cosa alquanto profetica, dato che questo film è uscito al cinema un paio di anni prima della nascita dei social network e dei programmi di videochiamata e messaggistica istantanea).
Inizialmente eccitato all'idea di far parte di un progetto così sontuoso, Milo dovrà iniziare a ricredersi riguardo la grande magnanimità del suo capo, soprattutto dopo la misteriosa morte di Teddy, il suo migliore amico con cui inizialmente doveva lavorare per portare avanti il loro progetto di software open-source.
L'abile Milo dovrà cimentarsi nel ruolo di hacker per portare a galla la verità e scoprire cosa c'è dietro la realizzazione di S.Y.N.A.P.S.E.
Un altro film interessante che ci mostra il lato "pulito" dell'hacking, con Milo classificabile infatti come un White Hat.
Il trailer:


L'HACKING COME MALE NECESSARIO PER IL BENE SUPERIORE:

CODICE: SWORDFISH (2001)


Un cast di tutto rispetto per un film esplosivo.
Stanley, interpretato da Hugh Jackman, è il miglior hacker al mondo ma, dopo aver perso tutto ed essendo in libertà vigilata, avendo agito da Black Hat, non può fare altro che accontentarsi di lavoretti, pensando continuamente alla sua amata figlia, a cui non può fare visita perché, in seguito al suo arresto, è stata affidata alla sua ex moglie.
Improvvisamente, viene avvicinato da Ginger, una ragazza, interpretata da Halle Berry, al servizio del misterioso Gabriel, un agente, membro di una cellula sconosciuta dei servizi segreti americani, che ha bisogno del suo aiuto per sbloccare un'immensa somma di denaro, depositata su un conto ufficialmente inesistente, per finanziare le sue azioni, al limite dell'illegalità, "in difesa degli Stati Uniti".
Stanley accetterà, conscio degli enormi rischi che corre, pur di poter rivedere sua figlia. Riuscirà dove molti hanno fallito?
In questa pellicola, si può osservare come l'operato del personaggio interpretato da Hugh Jackman sia molto ambiguo, poiché le sue azioni possono essere classificabili sia come quelle compiute da un hacker che da un cracker (infatti dovrà creare un'Hydra, ossia un Worm informatico "multiplo"), relegandolo quindi al livello di Grey Hat, ma con fini altruistici, vista la sua volontà di offrire a sua figlia una vita migliore.
Interessante e adrenalinico.
Il trailer:


Bene, come si può evincere già solo vedendo questi 5 film, la verità riguardo il mondo dei console cowboys è ben più intricata e astrusa di quel che i mass media, nella loro ignoranza, ci fanno giornalmente credere. Certo, bisogna sempre stare attenti a chi si incontra sul web, ma è anche certo che non bisogna fare di tutta erba un fascio.
Spero che con questa antologia vi abbia chiarito il più possibile le idee su queste figure virtuali e, come sempre, vi auguro buona visione con queste magnifiche pellicole!


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