giovedì 30 ottobre 2014

Recensione Flash: Il Giovane Favoloso


Anno e Nazione di Produzione: Italia 2014

Distribuzione: 01 Distribution

Genere: Biografico

Durata: 137 minuti

Cast: Elio Germano, Isabella Ragonese, Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis, Iaia Forte, Edoardo Natoli, Valerio Binasco, Raffaella Giordano

Regista: Mario Martone

In una grande biblioteca, seduti compiti, tre bambini sono intenti a studiare. I fratelli Leopardi, seguiti da un istitutore gesuita e attentamente assoggettati alla volontà erudita paterna, conoscono il mondo attraverso i libri ma, non lo hanno mai sperimentato nella realtà. Giacomo, il più ribelle dei tre, ha un'intelligenza viva e libera, che mal si adatta alla piccola, e chiusa, Recanati. Ama e odia, Giacomo. E scrive, incessantemente. Quando Pietro Giordani legge alcuni suoi componimenti, per il giovane conte Leopardi inizieranno i viaggi, crescerà il coraggio di avventurarsi fuori dalle mura di casa, aumenterà la volontà di superare l'ermo colle e lanciarsi nella vita vera. Nonostante la natura, e la sua cagionevole salute, rendano le gioie e le conquiste vane e disilluse.
Il giovane favoloso è una definizione coniata dalla scrittrice Anna Maria Ortese, e mai tre parole furono associate meglio per descrivere un'anima, un uomo. Imprigionati nella visione scolastica, dove ogni poeta ha il suo tratto distintivo, per troppi anni abbiamo seppellito un uomo sotto una coltre di stereotipi. Era davvero favoloso il poeta, dalla mente acuta, capace di spezzare preconcetti e guardare oltre, verso l'infinito. Un precursore, un diverso, come ce ne sono pochi. Durante la visione del film, ho cercato di individuare il minimo errore, in regia e recitazione, ma nulla. Ho scorto solo bellezza, magia.
Elio Germano si riconferma uno dei migliori attori che abbiamo in Italia. Con la sua interpretazione ci ha regalato un folletto, goloso e discolo, commovente e geniale. Una grande, ed impegnativa, prova d'attore. Ottima la regia di Martone, che accompagna lo spettatore alla scoperta di un giovane uomo che, col vigore della verità e di un'anima forte, ha cercato di scuotere le coscienze, annichilite e stolte.
E si scopre che era un ragazzo, assetato di vita e d'amore.

Il trailer: 


Consigliato: Assolutamente sì

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lunedì 27 ottobre 2014

Recensione Flash: Lucy


Anno e Nazione di Produzione: USA, Francia 2014

Distribuzione in Italia: Universal Pictures

Genere: Azione/Fantascienza

Durata: 90 minuti

Cast: Scarlett Johansson, Morgan Freeman, Amr Waked, Choi Min-sik

Regista: Luc Besson


Lucy vive a Taiwan, dove studia. La sua vita è abbastanza tranquilla, fin quando un amico non le chiede di recapitare una valigetta, dal contenuto misterioso, a mr. Wang. La ragazza, una volta che il criminale è entrato in possesso della nuova, potente, droga, contenuta nella ventiquattrore, viene sequestrata. E il suo corpo, usato come "contenitore" per recapitare uno dei sacchetti della sostanza. Quando il sacchetto si rompe, la droga si diffonde in tutto il corpo di Lucy, e arriva fino al cervello, potenziandolo all'infinito.
Il nuovo film di Luc Besson è adrenalinico come i precedenti, e il regista francese ha aggiornato il suo stile, rifacendosi ad uno dei nuovi leitmotiv del cinema mondiale: le reali capacità cognitive del nostro cervello (già visto in Limitless). Fantascienza e azione animano la storia, della protagonista, Lucy. Il nome richiama la prima donna comparsa sul pianeta, depositaria di quelle conoscenze che hanno spinto i primati ad evolversi, e a diventare la razza dominante sulla terra. La Lucy di Luc Besson, invece, traghetta l'umanità verso la conoscenza infinita, verso un'evoluzione non solo intellettiva, ma, delle coscienze. Scarlett Johansson, protagonista assoluta, riesce a gestire il ritmo di un intero film con la sua interpretazione. Davvero brava. La regia è incalzante e coinvolgente.
Lo spettatore lascia la sala come se avesse appena ricevuto una rivelazione. Potere del cinema di Luc Besson.

Il trailer:


Consigliato: Sì



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martedì 21 ottobre 2014

Recensione Flash: La mafia uccide solo d'estate


Anno e Nazione di Produzione: Italia 2013

Distribuzione: 01 Distribution

Genere: Commedia

Durata: 90 minuti

Cast: Pif, Cristiana Capotondi, Barbara Tabita, Ginevra Antona, Alex Bisconti, Claudio Gioè, Ninni Bruschetta

Regista: Pif (Pierfrancesco Diliberto)

Arturo vive a Palermo, è innamorato di Flora e da grande sogna di diventare "amico degli amici", come Giulio Andreotti. Il bambino vive, con candore, il periodo degli omicidi e delle stragi di mafia, incontrando, per caso, gli uomini che quel candore volevano mantenerlo intatto, nei bimbi palermitani. Conosce il giudice Rocco Chinnici, a cui confesserà per primo l'affetto per la bambina, e si appassiona al giornalismo, quello vero e genuino, come gli insegna l'amico Francesco, giornalista scomodo confinato allo sport. Diventato adulto, Arturo, ormai, sa riconoscere i buoni e i cattivi, e il "gioco" a cui, i mafiosi, stanno costringendo ad assistere i palermitani e la nazione, lo ha stancato. 
Primo film da regista per la "Iena" Pif. L'autore, anche nelle vesti di protagonista, ha pensato di raccontare il periodo nero della lotta alla mafia dal punto di vista di un bambino palermitano, che ancora deve imparare la crudeltà del mondo dei grandi. Originale e toccante, l'ingenuità che accarezza lo spettatore grazie ai piccoli protagonisti, bravissimi, regala riflessioni e risate. Divenuti adulti, Flora e Arturo diventano depositari di una cultura antimafia, che si oppone a quella omertosa e connivente dei loro genitori.
Premiato ai Nastri d'Argento e ai David di Donatello, La mafia uccide solo d'estate è uno sguardo altro, e tenero, sulla mafia e sui mafiosi, che ironizza (amaramente) su quegli uomini d'onore, beccati nel loro (comico) quotidiano.
Buona la prima, Pif. Per non dimenticare, mai.

Il trailer:


Consigliato: Assolutamente sì

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mercoledì 15 ottobre 2014

Recensione Flash: The Amazing Spider-Man 2: Il Potere Di Electro


Titolo originale: The Amazing Spider-Man 2

Anno e nazione di produzione: USA 2014

Distribuzione in Italia: Sony Pictures

Genere: Azione/Drammatico/Fantascienza

Durata: 142 minuti

Cast: Andrew Garfield, Emma Stone, Jamie Foxx, Dane DeHaan, Sally Field, Chris Cooper, Paul Giamatti, Marton Csokas, Colm Feore, Felicity Jones, B.J. Novak, Denis Leary, Campbell Scott, Embeth Davidtz, Martin Sheen, Michael Massee, Sarah Gadon, Stan Lee (cameo)

Regista: Marc Webb

La storia alternativa dell'amatissimo supereroe con i poteri di ragno, basata sulla serie di fumetti di Ultimate Spider-Man, ritorna due anni dopo al cinema con il sequel The Amazing Spider-Man 2: Il Potere Di Electro!
Già dal titolo si evince che il nemico sia Electro, ma ciò che pochi si aspettavano, almeno fino a prima della visione dei trailer, è che in realtà i nemici siano ben 3 (contando anche Rhino, sebbene appaia poco)!
Questo stile "insalata russa" era già stato usato nella precedente trilogia di Sam Raimi, esattamente nel terzo ed ultimo capitolo, dove figuravano l'Uomo Sabbia, Venom e il New Goblin come arci-nemici del Peter Parker interpretato da Tobey Maguire, e il risultato era stato un forte "odi et amo" della pellicola, per via appunto di questo mix letale/appassionante di nemesi dell'Uomo Ragno. Tuttavia, nel caso di The Amazing Spider-Man 2, i risultati non sono affatto gli stessi, ma ne parliamo dopo.
In questa nuova avventura, il giovane Peter Parker, interpretato come sempre da Andrew Garfield, è felicemente fidanzato con la bella Gwen Stacy, interpretata da Emma Stone, nonostante la promessa, al termine del primo film, strappata in punto di morte a Peter da parte del padre di Gwen di non frequentare più sua figlia per non metterla in pericolo.
Infatti, il ragazzo è costantemente ossessionato dalle visioni del capitano Stacy, come monito per la promessa infranta, e non sa come agire.
Ciononostante, il suo "lavoro" da Uomo Ragno va alla grande e, tra le varie cose, salva l'insicuro Max Dillon (interpretato da Jamie Foxx), un impiegato della Oscorp, la ditta per cui lavorava il padre di Peter, che in seguito ad un incidente terribile nella fabbrica, verrà tramutato nell'incontrollabile Electro, che imperverserà nella città causando danni ingenti.
Ma non è finita: il miglior amico di Peter, Harry Osborn, interpretato da Dane DeHaan, torna in città per dare l'ultimo saluto a suo padre Norman, capo e fondatore della Oscorp, ormai morente a causa di una malattia che si scoprirà essere ereditaria. Sapendo che bisogna fare qualcosa per evitare la stessa fine di suo padre, Harry scopre che le ricerche del padre di Peter sui ragni manipolati geneticamente possono essere la sua ancora di salvezza per sconfiggere la malattia.
Per questa ragione, contatta Peter, poiché è il fotografo ufficiale di Spider-Man per il Daily Bugle, e gli chiede un incontro col supereroe, di cui ha capito le origini (il morso del ragno geneticamente modificato), per farsi donare un po' del suo sangue e guarire.
Che cosa farà quindi Peter: riuscirà a fermare Electro? Donerà il suo sangue ad Harry, ben sapendo che le reazioni al morso del ragno possono essere diverse da un individuo a un altro? Ma soprattutto, cosa deciderà per quanto riguarda la sua relazione con Gwen: manterrà la promessa fatta a suo padre una volta per tutte?
Come dicevo prima, il "polpettone" di nemici riuniti tutti insieme in una sola pellicola, oltre a dare l'impressione del "copione già visto", proprio per via di Spider-Man 3 di Raimi, stavolta fa leggermente cilecca, poiché la frettolosità della trama rende alquanto caotiche le vicende di Peter e di chi gli sta intorno. Tutto accade troppo velocemente (ma forse, per chi ha criticato Spider-Man 3 è un bene, dato che per molti il film era troppo lungo e lento, cosa che per me però non vale, nonostante io preferisca Garfield rispetto a Maguire) e il tira e molla tra Peter e Gwen alla lunga è un po' scocciante.
Tuttavia, la scelta dei nemici resta comunque originale, visto che, al di fuori del Goblin, nella trilogia precedente non erano mai apparsi né Rhino né Electro.
Il mio consiglio quindi è di vederlo, sebbene il mio apprezzamento per questa pellicola sia a metà strada tra il bello e il bruttarello, giusto per sapere cosa è realmente accaduto ai genitori di Peter, forse l'unico aspetto davvero interessante della trama.
Buona visione e appuntamento al 10 giugno 2016 per The Amazing Spider-Man 3 e al 4 maggio 2018 con The Amazing Spider-Man 4!

Il trailer:


Consigliato: Sì, ma giusto per un senso di continuità della saga

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venerdì 10 ottobre 2014

Outlander


"Sing me a song of a lass that is gone..." 


ATTENZIONE: SPOILER!

Non so voi, ma io vorrei fosse già aprile. Chi se ne importa di Natale, Capodanno e le vacanze invernali! Il 4 aprile ricomincia Outlander!!!
Ok, ok. Mi calmo e vi spiego.
Chi segue il blog sa che, oltre ai film, sono assuefatta alle serie TV. Quelle fatte bene e coinvolgenti, sia chiaro. 
Qualche tempo fa, mi è capitato di sentir parlare di questa serie, e io ho pensato: bleah! Sarà la storia dell'alieno che arriva tra i vichinghi (il film del 2008). No, grazie.
Poi, ho deciso di approfondire e di leggere la trama. Love at first sight! Tutta un'altra storia: viaggi nel tempo, gli splendidi scenari della Scozia, amore, passione e magia. Insomma, non ci si annoia con questa serie. O, quasi.

LA STORIA


Tratto dalla saga della scrittrice Diana Gabaldon, la storia inizia quando il secondo conflitto mondiale è appena terminato. Claire Beauchamp e suo marito Frank Randall, dopo anni trascorsi lontani l'uno dall'altra a causa della guerra, si concedono una seconda luna di miele, in Scozia. L'uomo, appassionato di storia e tradizioni, ad Inverness è sulle tracce di un suo antenato. Claire partecipa, con una complicità ritrovata, alla ricerca del marito, lasciandosi conquistare dal folklore del posto. Un giorno, la donna, davanti alle pietre di Craigh Na Dun, viene catapultata nel 1743. E' l'inizio di un'avventura, e Claire, divisa tra il ventesimo secolo e la sua nuova realtà, si chiede se il suo cuore vuole rimanere nella Scozia del Settecento, o tornare alla sua epoca.

COSA NE PENSO...


Prodotta per il canale via cavo statunitense Starz, la prima puntata della serie è spettacolare: presenta già tutti gli "ingredienti" che rendono Outlander irresistibile. Ma, te ne fa assaggiare solo un pezzetto. Così, tu sei lì, trepidante, già davanti alla TV per la seconda puntata. Il problema è che, dal secondo al quinto episodio, per quanto la narrazione sia comunque godibile, ci si annoia un po'. Sicuramente interessante il percorso di Claire all'interno del clan,  gli usi e i costumi del Settecento, e i tentativi della donna di tornare alla sua epoca, però manca qualcosa e, forse, qualche spettatore può aver abbandonato la serie proprio durante questi episodi.


Ritrovatasi nelle campagne scozzesi del 1743, Claire incontra proprio l'antenato di suo marito, il crudele Jonathan 'Black Jack' Randall. Sottratta dagli uomini del clan MacKenzie ad una violenza di Randall, viene portata a Castle Leoch. Con Jamie, il più giovane del gruppo, Claire instaura da subito un'intesa. Però, la fiducia degli altri MacKenzie e dei fratelli Colum e Dougal, la donna se la dovrà guadagnare. Per quanto sia straniera in quell'epoca, Claire si affeziona ai suoi salvatori e trova il suo posto nel clan, come guaritrice.
Però, il perfido capitano Randall non si è dimenticato di lei, e per non veder svanire la speranza di poter tornare da suo marito Frank nel ventesimo secolo, Claire è costretta a sposare Jamie. Solo così, diventando scozzese e abbandonando la sua origine Sassenach (inglese, in gaelico), la donna può sperare di tornare a Craigh Na Dun, e da lì a casa.


Quello che Claire non ha previsto, è che la dolcezza e il coraggio del giovane highlander Jamie, suo marito nel Settecento, la conquisteranno. Certo, la passione tra i due, è uno degli elementi che più attrae il pubblico. Ma, a livello di trama, svilupparla e far nascere la loro storia d'amore nella settima puntata, e non dandole uno sviluppo più lineare nelle puntate precedenti, forse è uno dei punti deboli della storia. Solo accenni, e poi boom! La passione. Non è molto plausibile. Comunque, ci piacciono lo stesso. E la sweetness di Jamie non ha conquistato solo Claire!



Proprio dalla sesta puntata, quando l'elemento perturbante della serie, il vero cattivo, ovvero il capitano Randall, tornerà in scena, che il ritmo della narrazione sarà più incalzante e appassionante.
La parte del cattivo, nelle puntate precedenti, gli autori hanno pensato di assegnarla a Dougal, fratello del Laird, Colum MacKenzie.



Sinceramente, alla cattiveria di Dougal, c'hanno creduto solo gli sceneggiatori della serie. Anzi, sospetto che sarà un bel personaggio, uno dei buoni. Ne ha dato già prova, salvando Claire con l'idea del matrimonio con Jaime. 
Tutta la cattiveria e l'adrenalina le può scatenare solo il bravissimo Tobias Menzies, con il suo perfido Randall. I vari dialoghi con Claire, sia nella sesta che nell'ottava puntata, sono assolutamente catalizzanti. Vedere per credere:



IL CAST


La chimica tra Caitriona Balfe e Sam Heughan è innegabile. E non può che fare bene alla serie. Davvero bravi e convincenti. E l'accento di Sam/Jamie è adorabile. La forza di Claire traspare dall'interpretazione di miss Balfe, vedremo come se la caverà nella seconda parte di stagione.


Chi ha già visto le puntate, concorderà con me: bravissimo Tobias Menzies! Abbandonati i panni del fratello scemo di Catelyn Tully in Game Of Thrones, Menzies si destreggia più che bene tra Frank, il marito abbandonato e disperato di Claire, e con Black Jack Randall, aguzzino della donna nel Settecento. Con Jamie, lo spietato capitano dei Dragoon, ha già avuto parecchi "scontri", e prevedo che ne arriveranno altri, ben più sanguinari. 
Il resto del cast, da Graham MacTavish a Gary Lewis, fino ai simpaticissimi Duncan Lacroix, Grant O'Rourke e Stephen Walters, rendono la serie uno delle più promettenti degli ultimi anni. Vogliamo metterci anche i meravigliosi paesaggi di Scozia?



Outlander è ancora inedita in Italia, ma la serie dovrebbe arrivare presto nel nostro paese, e andrà in onda su Fox. Intanto, la serie ha già ricevuto l'ok della Starz, e tredici episodi della seconda stagione sono già stati commissionati. Vi lascio con la bellissima sigla della serie, "The Skye Boat Song". Appuntamento al 4 aprile 2015 con la seconda parte della prima stagione di Outlander!






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domenica 5 ottobre 2014

Recensione Flash: La Délicatesse


Anno e Nazione di Produzione: Francia 2011

Genere: Commedia

Durata: 108 minuti

Cast: Audrey Tautou, Francois Damiens, Bruno Todeschini, Melanie Bernier, Pio Marmaï

Registi: David Foenkinos, Stéphane Foenkinos

Nathalie è una donna felice. Ama suo marito Francois, ed è amata. Il loro è uno di quei grandi amori, nati per caso al tavolo di un bar, grazie ad una scommessa del destino. Ma, lo stesso destino deciderà di porre fine a quella felicità, strappando a Nathalie il suo amore. Per qualche anno, la donna vivrà chiusa in se stessa, nel suo mondo, rifiutando anche solo l'idea di innamorarsi di nuovo. Poi, un giorno, a lavoro, Nathalie conosce Markus Lundell. Un tipo di quelli che passa inosservato, che nessuno prende in considerazione. Gentile e discreto, dinoccolato e non particolarmente affascinante. Il destino sceglie, nuovamente, per Nathalie. Per la sua rinascita.
Può un anonimo impiegato svedese innamorarsi, e far innamorare di sé, una donna bella, in carriera e col cuore infranto? Tratto dal romanzo di David Foenkinos, co-regista del film insieme al fratello Stéphane, La Délicatesse cerca di sfatare il mito dei pregiudizi, banalmente estetici. I belli non amano solo i belli, e questo vale anche per i meno avvenenti. L'amore è amore, e quando alla bellezza da togliere il fiato sostituisci un uomo profondamente innamorato, cosa farsene di un bel fisico? Bravi i due protagonisti, Audrey Tautou e Francois Damiens, bella la chimica tra loro. 
Cupido non va in giro, scagliando frecce, con un book fotografico così come una donna ferita ha bisogno solo di due braccia e un cuore che l'accolgano.

Il trailer:



Consigliato: Sì


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