mercoledì 25 febbraio 2015

Recensione Flash: Due giorni, una notte


Anno e Nazione di Produzione: Belgio 2014

Titolo originale: Deux jours, une nuit

Distribuzione in Italia: BIM

Genere: Drammatico

Durata: 95 minuti

Cast: Marion Cotillard, Fabrizio Rongione, Pili Groyne, Simon Caudry, Catherine Salée

Registi: Luc e Jean-Pierre Dardenne  

Sandra è in procinto di tornare a lavoro. Dopo un periodo difficile, per lei e la sua famiglia, la donna guarita dalla depressione, è impaziente di ricominciare con la routine lavorativa. Non ha messo in conto la crisi. L'amica e collega Juliette le riferisce che, per problemi legati alla concorrenza asiatica più a buon mercato, la ditta di pannelli solari per la quale lavorano si è vista costretta a porre i dipendenti davanti una scelta: o un bonus da 1000 euro per ognuno di loro, o salvare il posto di Sandra. Quasi tutti scelgono il bonus. La donna è sull'orlo di un baratro. Solo la tenacia del marito Manu e la disperazione, che lascia spazio lentamente al coraggio, spingono Sandra a lottare.
I fratelli Luc e Jean-Pierre Dardenne tornano al cinema con una storia contemporanea, essenziale nella sua "messinscena" della realtà. Scelgono l'intensa Marion Cotillard come loro eroina, che combatte la crisi e parte in pellegrinaggio, di casa in casa, in cerca di umanità ed empatia. Le reazioni dei colleghi, alla richiesta d'aiuto della protagonista, sono varie: dalla vergogna, alla commozione fino all'animalesca rabbia per la lotta alla sopravvivenza. E' un'umanità, quella che vive la crisi economica, nella sua condizione primordiale, che a tratti i Dardenne mostrano allo spettatore. Lasciano, però, spazio alla speranza, alla forza di ricominciare, insieme o da soli.
Marion Cotillard è ipnotica, una delle sue migliori interpretazioni. La disperazione di Sandra diventa chiave di lettura per l'attrice, che costruisce l'universo della donna con sensibilità e immediatezza. Bravo anche l'attore feticcio dei registi belgi, Fabrizio Rongione: di origini italiane, il suo Manu è forte. Non smette mai di credere nella capacità di rialzarsi della moglie. I Dardenne con la loro regia asciutta, filmano la realtà senza troppi fronzoli. Escludono la musica, il sottofondo è costruito con le lacrime di Sandra, i no dei suoi colleghi e i passi sulla strada, che risuonano di dignità.

Il trailer:


Consigliato: Assolutamente sì 

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