venerdì 6 marzo 2015

Recensione Flash... Retrò: I Duellanti


Titolo originale: The Duellists

Anno e nazione di produzione: UK 1977

Distribuzione: Paramount Pictures

Genere: Drammatico/Storico

Durata: 100 minuti

Cast: Keith Carradine, Harvey Keitel, Albert Finney, Edward Fox, Robert Stephens, Tom Conti, Alun Armstrong, Gay Hamilton, Alan Webb, Pete Postlethwaite, Liz Smith

Regista: Ridley Scott

Oggigiorno, uno dei valori che ormai sembrano irrimediabilmente persi è l'onore. Eppure, c'era un tempo in cui, si poteva perfino morire a causa di esso.
Ebbene, questo valore è la colonna portante de I Duellanti, primissimo film da regista del grande Ridley Scott.
La storia è ambientata durante il periodo napoleonico in Francia, dai suoi inizi nel 1801 fino al declino dell'imperatore, avvenuto nel 1815 con il suo esilio sull'isola di Sant'Elena.
Quest'atmosfera fa da sfondo alle vicende del giovane tenente ussaro Armand D'Hubert, interpretato da Keith Carradine, d'istanza a Strasburgo. Il giovane riceve l'ordine da un suo superiore di avvisare e ricondurre in caserma agli arresti domiciliari un suo pari grado, un certo tenente Gabriel Feraud, poiché egli si è scontrato in duello con il nipote del sindaco, ferendolo gravemente, perché, a suo dire, ha pesantemente offeso Napoleone.
Tutto sembra procedere bene, finché Feraud, interpretato da un giovanissimo Harvey Keitel, sentitosi oltraggiato nell'onore, dato che D'Hubert, anziché incontrarlo a casa sua, lo trova a casa della sua amante, decide di sfidare a duello senza alcun diritto di obiezione il giovane ussaro. Il duello, alquanto veloce, durante il quale D'Hubert sembra prevalere senza però uccidere Feraud, poiché il ragazzo è un uomo giusto e misericordioso, causerà tuttavia una vera e propria faida che durerà per tutto il corso del regime napoleonico.
In qualsiasi campo di battaglia si incontreranno, i due, a causa della costante ossessione di Feraud per i duelli e per la vendetta, saranno costretti a battersi con ogni tipo di arma, con ogni clima e indipendentemente dalla condizione fisica, mentre la Francia subirà un profondo cambiamento con il crollo di Napoleone e il ritorno della monarchia.
Dopo tanti anni, questa faida avrà finalmente fine, ma in una maniera del tutto imprevedibile e sorprendente.
Questa pellicola del 1977 è stata il primo banco di prova per Ridley Scott e, già solo vedendola una volta, si può ben capire quanto siano sempre stati profondi, sin da subito, i personaggi dei film diretti dal regista britannico.
D'Hubert e Feraud non sono solo due spadaccini troppo affezionati al loro onore per accettare di essere chiamati codardi: essi impersonano una Francia alquanto mutevole ed imprevedibile che li forgia e li rende l'uno l'esatto opposto dell'altro, con D'Hubert capace di cambiare e di adeguarsi alla situazione del tempo e Feraud mentitore "seriale" ma molto idealista e sempre fedele a Napoleone, nonostante ciò gli possa causare tanti guai.
L'unica piccola pecca forse è la lentezza di alcune scene, ma alla fin fine si tratta comunque di un film ben più profondo di quel che sembra.
Complimenti davvero dunque al regista e ai due attori protagonisti, tutti e tre da sempre bravi nel fare il loro lavoro.
Consigliato a tutti gli amanti dei film storici e dei valori perduti.
Buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Sì

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