giovedì 16 aprile 2015

Per tutti i numi! Sono tornati Hercules e Xena!


Sono e sono stati i due eroi preferiti di un'intera generazione di bambini ed adolescenti, quelli degli anni '90. Ci hanno accompagnato quotidianamente, di mattina o di pomeriggio, per tanti anni e mi sembrava più che giusto, dopo aver visto per bene e in ordine prima Streghe e poi Buffy L'Ammazzavampiri, dedicarmi alla visione delle due serie più appassionanti di sempre, specie perché Mediaset le ha quasi sempre riproposte in maniera molto confusionaria. Di chi sto parlando? Di Hercules e Xena e naturalmente!


Le due serie, la prima nata dopo la realizzazione di ben 5 film TV dedicati al figlio prediletto di Zeus (lo so, i doppiatori italiani hanno usato, erroneamente e chissà per quale ragione, i nomi romani degli dèi olimpici e non quelli greci! Io userò quelli greci come giustamente fanno in lingua originale!) e la seconda nata come spin-off della prima, sono composte da ben 6 stagioni l'una che, varie volte, si incuneano nei famosi episodi crossover, come d'altronde avviene spesso tra le serie TV originali e i loro spin-off.

"Questa è la storia di un tempo lontanissimo, il tempo dei miti e delle leggende! Gli antichi dèi erano crudeli e meschini... Soltanto un uomo osò sfidare la loro potenza: Hercules! Hercules era in possesso di una forza sconosciuta sulla Terra, una forza superata solo dal suo coraggio, ma dovunque andasse, era perseguitato dalla matrigna, Giunone, la potentissima regina degli dèi! L'eterna ossessione di Giunone era quella di annientare Hercules: lui era la testimonianza vivente dell'infedeltà di Giove! Finché degli esseri umani avessero invocato aiuto, c'era sempre un uomo pronto a correre in loro soccorso, incurante delle difficoltà: Hercules!"

Per quanto riguarda Hercules, le parole si sprecano per via della grandissima comicità, azione ed avventura della primissima serie TV che, dopo tanti anni, ha riportato in auge il genere peplum in maniera molto originale.
Le vicissitudini degli amici fraterni Hercules e Iolao, interpretati da Kevin Sorbo e Michael Hurst, distruttori di mostri e strenui difensori dell'umanità contro le capricciose e imprevedibili divinità dell'Olimpo, fanno da fulcro per temi molto profondi, come il significato della vera amicizia, l'onore e il rispetto del prossimo, il senso di giustizia in un mondo selvaggio e la ricerca della propria identità, rappresentata da Iolao che, molte volte, si sente soffocare, stando sempre nell'ombra del suo migliore amico, un eroe semidio capace di imprese mirabolanti, a differenza sua, un semplice mortale.
Le loro vicende sono il chiaro e tipico esempio di come un legame, se sincero ed onesto, è indissolubile, nonostante la malasorte che più volte colpirà le persone che circondano Hercules, primo fra tutti lo stesso Iolao.


"Al tempo degli dèi dell'Olimpo, dei signori della guerra e dei re che spadroneggiavano su una terra in tumulto, il genere umano invocava il soccorso di un eroe per riconquistare la libertà: finalmente arrivò Xena, l'invincibile principessa guerriera forgiata dal fuoco di mille battaglie! La lotta per il potere, le sfrenate passioni, gli intrighi, i tradimenti furono affrontati con indomito coraggio da colei che, sola, poteva cambiare il mondo!"

Stessa cosa dicasi ovviamente per Xena: la proporzione esistente tra le due serie è Hercules sta a Xena, come Iolao sta ad Olimpia (Gabrielle nella versione originale, per una volta gli adattatori televisivi italiani hanno battuto quelli americani, incredibile ma vero!).
Di fatto, l'ex principessa guerriera (inesistente nei miti greci, ma ciononostante non meno interessante), interpretata dalla bella Lucy Lawless, instaurerà un rapporto di amore ed amicizia profonda con una ragazza giovane ed indifesa, ma coraggiosa come non mai, ovvero Olimpia, interpretata da Renée O'Connor, che, man mano, diventerà un'instancabile combattente, votata al bene.
Così come Hercules e Iolao, anche il loro rapporto sarà duraturo, nonostante tutto.


Se a prima vista, i due protagonisti, Hercules e Xena, sembrino eroi senza macchia, invidiati da tutti, specie dai loro nemici, la verità è che entrambi hanno subito traumi e tragedie senza eguali. Non dimentichiamo che Hercules, nonostante l'enorme forza d'animo, è continuamente perseguitato da Era, che gli ha ucciso moglie e figli per colpa del padre, il potente ma, sotto questo punto di vista, vigliacco re degli dèi, ed anche se è sempre in grado di fronteggiare ogni tipo di difficoltà, la mancanza di Iolao, a causa di determinati eventi, lo segnerà profondamente e lo porterà a maturare ancor più di prima.
Tale cambiamento colpisce, in maniera più radicale, la stessa Xena che, da feroce signora della guerra senza pietà né un briciolo di umanità, a causa degli orrori a cui ha assistito e subito in passato, diventa, grazie all'incontro con Hercules, una dei più strenui difensori dell'umanità contro le forze del male ma, soprattutto, contro i suoi demoni interiori, tenuti a bada solo dall'amore di Olimpia, che li conosce man mano ed accetta tutti i difetti della sua migliore amica.
Ma, sfortunatamente, i demoni interiori non sono gli unici nemici dei due eroi: infatti, non dobbiamo dimenticarci delle due divinità principali che, più volte, ostacolano Hercules e Xena e le persone intorno a loro per svariate ragioni. Sto parlando ovviamente di Ares, interpretato dal grande e compianto Kevin Tod Smith, morto in un incidente su un set pochissimo tempo dopo la fine di Xena nel 2002, e della crudele e terribile Era, interpretata da Meg Foster.


Entrambi, come già detto, saranno una grossa spina nel fianco in entrambe le serie, dato che il primo è mosso, verso Hercules, da un sentimento di enorme gelosia, scatenato dall'amore di Zeus nei confronti del solo figlio semidio, mentre, verso Xena, da un sentimento di passione ardente che, spesso, diverrà per la principessa guerriera una forte tentazione a riabbracciare il suo lato oscuro. La seconda invece sarà concentrata, come già detto, soprattutto a rovinare la vita dell'eroe greco, sul quale sfogherà tutte le sue ingiuste frustrazioni e la sua collera, per via del tradimento del marito con la buona e gentile umana Alcmena.
E' interessante vedere qual è l'epilogo per entrambi i personaggi, un epilogo imprevedibile come quello che capiterà ai due nemici originali, ovvero creati da Sam Raimi, realizzatore della serie, e dagli sceneggiatori.
I nomi Dahak e Callisto vi dicono niente?


Come dimenticare il tormento di Xena ed Hercules, ovvero la biondissima e sadica nemesi della principessa guerriera, interpretata dalla bravissima Hudson Leick, e la divinità di un'altra dimensione che rovinerà la vita del migliore amico del giovane semidio e della dolce compagna di avventure dell'ex signora della guerra.
La prima non sarà solo una ferocissima avversaria di Xena, dato che diverrà perfino una potentissima divinità, ma sarà un continuo, terribile ricordo dei crudeli atti che la principessa guerriera ha compiuto in passato, rovinando la vita di tanti, ma soprattutto della giovanissima Callisto, trasformandola in un mostro vendicativo, un mostro che varie volte verrà affrontato anche da Hercules.
Il secondo invece confonderà prima la mente della povera Olimpia e poi cancellerà per sempre la sua innocenza e purezza, scatenando un grande male nel mondo, che verrà fronteggiato da Xena, in seguito anch'essa vittima di una grave tragedia per colpa sua, per poi passare al coraggioso Iolao, che morirà e diverrà il corpo ospite per questa orrenda divinità parassita e portatrice di male, con conseguente ed orribile dispiacere di Hercules.
Anche nel loro caso, la fine che li aspetterà sarà tutt'altro che scontata.
Passando al lato comico di entrambe le serie, non dobbiamo assolutamente tralasciare le tre spalle dei quattro protagonisti, ovvero i mitici Autolico, Salmoneo e Corilo!

Da sinistra a destra: Autolico, Salmoneo e Corilo
Il primo, interpretato da Bruce Campbell (famoso per il ruolo di Ash Williams nella trilogia de La Casa e in L'Armata Delle Tenebre, entrambi realizzati sempre da Sam Raimi) e noto come il "Re dei ladri", sarà più volte presente in entrambe le serie e darà filo da torcere ad Hercules, Iolao, Xena ed Olimpia, mettendoli sempre nei guai ma mostrandosi poi per quel che è, ovvero un uomo giusto e corretto, con abilità di gran seduttore, sempre pronto ad aiutare gli amici.
Il secondo, interpretato da Robert Trebor (presente più in Hercules, poiché i realizzatori hanno poi deciso di diminuire l'apparizione di personaggi crossover, al di fuori di Autolico, tra le due serie e rendere le loro vicende più approfondite nella serie TV originale di appartenenza), abile venditore di cianfrusaglie e gran truffatore, nonché gran fifone ed amante delle belle donne, dovrà più volte richiedere l'aiuto di Hercules e Iolao ed evitare di cacciarsi in ulteriori guai con i clienti.
Per ultimo, ma non meno importante, Corilo, auto-appellatosi "il Grande", interpretato da Ted Raimi, fratello di Sam, e presente soprattutto in Xena (per le stesse ragioni di Salmoneo in Hercules), è un gran fanfarone, goffo ed innamorato pazzo, ma non corrisposto, di Olimpia, che, nonostante le storie inventate sulle sue passate imprese, cercherà sempre di rendersi utile alla principessa guerriera, con risultati spesso disastrosi. Le due protagoniste, col passare del tempo, lo apprezzeranno e si affezioneranno molto a lui, nonostante tutto, e, a mio parere, la conclusione delle sue vicende è stata realizzata molto meglio di quelle delle altre due spalle. Infatti, se l'uscita di scena di Autolico da Hercules è più o meno degna del personaggio, quella da Xena e quelle di Salmoneo sia da Hercules che da Xena risultano essere troppo frettolose ed improvvise. Un aspetto che non ho apprezzato molto.
Ultimo personaggio da tenere in considerazione è quello più fugace di tutti, nonché quello interpretato da più attori, ben 4 (senza contare Peter Rowley, doppiatore nel cartone animato Hercules And Xena-The Animated Movie: Battle For Mount Olympus e John Bach che ha interpretato il ruolo nella cortissima e sfortunatissima serie TV Young Hercules, oramai introvabile online)! Sto parlando del grande Zeus.

Da sinistra a destra: Anthony Quinn, Peter Vere-Jones, Roy Dotrice e Charles Keating
L'interpretazione del padre degli dèi, a partire dalla magistrale bravura di Anthony Quinn nei cinque film originali di Hercules per poi finire con il Crepuscolo degli Dèi in Xena, durante il quale Charles Keating impersona Zeus, è tra quelle più fedeli ai miti greci, poiché appunto il re dell'Olimpo dimostra sempre di essere il più potente delle divinità ma, al tempo stesso, un cattivissimo esempio di padre e marito, incapace di aiutare gli altri, tranne quando di mezzo c'è il suo figlio semidio prediletto, per il quale entra in azione varie volte, rovinando però poi sempre tutto, per via del suo grande egoismo. Davvero bravi tutti quanti i suoi interpreti, che sono riusciti a personificare bene una delle divinità più amate e temute dai popoli del passato.
In conclusione, ho finalmente visto per bene ed amato tantissimo entrambe le serie, fedelissime, come già detto, ai miti originali, nonostante le critiche di molti telespettatori, per via dei molti aspetti ed episodi anacronistici che, invece, secondo me, le hanno rese ancora più belle, comiche ed originali.
Se dovessi scegliere quale sia per me, tra Hercules e Xena, la miglior serie, è difficile decidere, visto che, anche se simili, sono due serie diverse per molteplici ragioni, quindi posso ben affermare che sono alla pari. La cosa certa, a mio parere, è che la conclusione di Hercules mi è sembrata molto frettolosa, con appena sei episodi nella sesta stagione, come a voler far pensare che i produttori si sono voluti dedicare di più a Young Hercules, ma soprattutto a Xena, forse per via dell'enorme successo di quest'ultimo spin-off.
Se dovessi invece scegliere, più nello specifico, quali stagioni di Hercules e Xena mi siano piaciute di più, la mia risposta sarà immediata: la quinta stagione per entrambe, poiché in quella di Hercules assistiamo al terribile dolore dell'eroe greco, scatenato dall'ennesima (visto che lui e Olimpia hanno questo brutto vizio!), improvvisa e, apparentemente, definitiva morte di Iolao e la sua resurrezione come Dahak, mentre in quella di Xena avviene l'impensabile, cioè il già accennato Crepuscolo degli Dèi, con la distruzione di tutte le divinità greche scatenata dalla nascita della figlia di Xena, Evi, scelta da una potente divinità (il Dio dei cristiani) come sua emissaria in Terra per portare il Bene supremo e sradicare il terrore scatenato dalle antiche potenze olimpiche.
Al momento, Mediaset manda in onda periodicamente e, come al solito, in maniera confusionaria, entrambe le serie, quindi, se volete seguire il giusto ordine cronologico degli episodi, consiglio la visione in streaming, dato che le dodici stagioni sono facilmente rintracciabili online.
Per il resto, non ho nient'altro da aggiungere, se non che il piacere di vedere due delle serie TV più belle della mia infanzia è stato incommensurabile.
Vi lascio dunque con un video tributo e con la promessa che il tuffo nel passato continuerà, d'ora in poi però con serie TV più recenti.
Stay tuned e buona visione!



Il video tributo:



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