giovedì 14 maggio 2015

Recensione Flash: Dragonheart III: La Maledizione Dello Stregone


Titolo originale: Dragonheart III: The Sorcerer's Curse

Anno e nazione di produzione: USA/UK/ ROM 2015

Distribuzione: Universal Pictures

Genere: Fantasy/Avventura

Durata: 97 minuti

Cast: Julian Morris, Ben Kingsley (voce originale di Drago), Roger Ashton-Griffiths, Jassa Ahluwalia, Jonjo O'Neill, Tamzin Merchant, Dominic Mafham, Christopher Fairbank, Duncan Preston, Ioan Coman, Vlad Radescu

Regista: Colin Teague

Dopo l'epico ed avvincente primo capitolo (Dragonheart) ed un sequel direct-to-video che definire orrendo è un ancora un complimento (Dragonheart II: Una Nuova Avventura), di cui a molti fan sono rimaste impresse le scenografie palesemente cartonate, la Universal Pictures ci riprova con un altro capitolo direct-to-video, stavolta prequel del primo film, ovvero Dragonheart III: La Maledizione Dello Stregone.
In questa pellicola assistiamo alle vicende del giovane scudiero Gareth, interpretato da Julian Morris, che vive nel villaggio adiacente al Vallo di Adriano, costantemente sorvegliato dai britanni del sud, al fine di evitare una catastrofica invasione da parte delle barbare ed incivili genti del nord, guidate dai druidi.
Il ragazzo, prossimo al cavalierato, accetta tutte le angherie e i soprusi del suo superiore, Sir Horsa, e dei suoi compagni scudieri, invidiosi della sua incredibile destrezza e bravura con le armi, pur di diventare finalmente importante e non vivere più in povertà.
Nonostante tutti i suoi tentativi di mettersi in luce, il ragazzo viene però scartato, poiché troppo buono e gentile con i popolani, continuamente vittime del corrotto Horsa, che li spreme fino all'ultima moneta con la scusa di dover pagare bene i propri uomini a difesa del vallo ed evitare diserzioni.
L'unica maniera per Gareth di divenire cavaliere è quella squallida di dover acquistare il titolo con l'oro e l'occasione si presenta una notte, esattamente la notte dell'incontro dei druidi nel nord, traditi ed uccisi dal malefico confratello Brude, alleatosi con la selvaggia tribù dei Pitti per sopraffare il sud. Di fatto, Brude evoca un segno dal cielo per invadere le zone meridionali della Britannia e quel segno è una meteora che cade a nord del Vallo di Adriano.
Gareth, sapendo che, molte volte, nelle meteore sono incastonati metalli preziosi, si mette subito in viaggio nelle terre inesplorate del nord, rischiando la vita per dimostrare di meritarsi il titolo di cavaliere. La sua arroganza e i suoi secondi fini subiranno un brusco contraccolpo quando dalla meteora spunta fuori un enorme drago sputafuoco (doppiato in lingua originale da Ben Kingsley), custode delle uova della sua razza e giunto per ripopolare la Terra e riportare gli umani sulla retta via dell'Antico Codice. L'essere squamoso salva la vita a Gareth, in pagamento della protezione che il giovane ha fornito alle uova contro l'improvviso assalto dei Pitti, ed il loro incontro causerà un profondo cambiamento nel ragazzo, a tal punto che il cavalierato sarà solo un pensiero secondario per lui.
Tuttavia, tutto crollerà improvvisamente quando Brude, al fine di assicurarsi un esercito di draghi, maledirà Drago (nome che Gareth ha dato all'essere) con un potentissimo incantesimo e ruberà le uova di cui lui è il guardiano.
Cosa accadrà quindi? Riuscirà Gareth a sconfiggere il potente druido, recuperare le uova (i cui cuccioli poi saranno gli antenati di Draco di Dragonheart e Drake di Dragonheart II) e spezzare la maledizione su Drago, con l'aiuto delle civili genti del nord stanche dei Pitti, o perirà nel tentativo?
Come dicevo prima, il film è gradevole, ma niente di esagerato. E' esattamente ciò che ci si aspetterebbe da un film direct-to-video. Non arriva affatto ai livelli del primo film, ma batte di gran lunga il pessimo secondo film, attestandosi in una via di mezzo tra i due e garantendo un buon intrattenimento per tutta la famiglia.
Buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Sì, ma solo se ci tenete a conoscere tutta la saga

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