martedì 16 giugno 2015

Recensione (mica tanto) Flash: Jurassic World


Anno e nazione di produzione: USA 2015

Distribuzione in Italia: Universal Pictures

Genere: Fantascienza/Avventura/Azione

Durata: 124 minuti

Cast: Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, Vincent D'Onofrio, Jake Johnson, Nick Robinson, Ty Simpkins, B.D. Wong, Irrfan Khan, Omar Sy, Judy Greer, Lauren Lapkus, Brian Tee, Katie McGrath

Regista: Colin Trevorrow

Jurassic World: il quarto e tanto atteso capitolo della saga sui bestioni primordiali è finalmente sbarcato nelle sale cinematografiche di tutto il mondo!
Ventidue anni dopo i tragici eventi del Jurassic Park di John Hammond, Isla Nublar è stata recuperata e trasformata in un parco a tema di dinosauri, chiamato Jurassic World, esattamente come Hammond stesso sognava, se non anche di più. Dopo i tantissimi errori della InGen sull'isola e sul sito B, Isla Sorna, la compagnia è stata rilevata e comprata nel 1998 dalla Masrani Corporation, fondata da Simon Masrani (Irrfan Khan), che diventa il direttore del parco.
Dopo l'apertura nel 2005, il parco ha avuto per tantissimi anni molto successo, grazie alle numerose nuove specie esposte, ma, dal 2015 in poi, i guadagni iniziano ad assestarsi e a diminuire, per via del fatto che ormai la gente si è abituata al pensiero di vedere e sapere dell'esistenza dei dinosauri e non ne è più attratta ed affascinata come i primi tempi.
Per questa ragione, su richiesta dello stesso Masrani e di Claire Dearing, la responsabile delle operazioni nel parco, interpretata da Bryce Dallas Howard, il dottor Wu (sempre interpretato da B.D. Wong), tornato all'opera dopo l'incidente del 1993, ottiene il permesso di compiere l'impensabile: lo scienziato, pioniere del campo della genetica, riuscirà a creare il primissimo ibrido di varie specie di dinosauri, prime fra tutte il Tirannosaurus Rex e il Velociraptor, e a mescolare il suo DNA con quelli di numerosi animali moderni, come rane e seppie. Nasce così l'Indominus Rex che, secondo i calcoli finanziari, farà impennare i guadagni del Jurassic World in pochissimo tempo.
L'unico contrario a tale creazione è l'ex militare Owen Grady (Chris Pratt), venuto a lavorare nel parco per svolgere ricerche comportamentali sui Velociraptor, con i quali è riuscito ad instaurare un incredibile rapporto e dei quali è divenuto addirittura l'Alfa del branco. L'uomo, dopo aver studiato a lungo i dinosauri, soprattutto i carnivori, mette in guardia Masrani e la Dearing riguardo l'imprevedibilità di una specie nuova, mai esistita in natura e del tutto ignota, ma i due non gli danno ascolto.
Il risultato è fin troppo prevedibile: esattamente come profetizzato da Owen, l'Indominus (una femmina), ormai del tutto squilibrato e sociopatico, poiché ha sempre vissuto nel suo recinto, dopo aver tra l'altro ucciso il fratello, dimostra una spietata intelligenza, di livello superiore a qualsiasi altro dinosauro presente sull'isola, e, grazie ad un tranello, riesce a liberarsi, mietendo le prime vittime.
Se inizialmente i visitatori sono al sicuro, l'effetto domino causato dall'Indominus, divenuto sin da subito un pericolo sia per gli umani che per gli altri dinosauri, scatenerà una catastrofe senza precedenti, ed Owen e Claire, da sempre divisi da varie divergenze, dovranno unire le forze per arrestare questa spietata macchina di morte e salvare i turisti, primi fra tutti i due giovani nipoti di Claire, Zach e Gray, dispersi nella giungla.
Ci riusciranno?
I richiami al primo epico film, tra i quali spicca la femmina di T-Rex, ricatturata e messa anch'essa in esposizione nel parco, sono numerosissimi e fa piacere vederli e provare le vecchie emozioni di un tempo. Jurassic World, a mio parere, sta ottenendo un successo senza precedenti proprio grazie a questo espediente, usato dal regista Colin Trevorrow, ma anche per il fatto che la pellicola mostra sia aspetti vecchi, come gli errori commessi continuamente dagli uomini, ed anche nuovi, come quelli riguardanti i Raptor ed i loro possibili utilizzi.
Infatti, a differenza del secondo film, bello soprattutto grazie al mitico Ian Malcolm e alla natura selvaggia di Isla Sorna, e al bistrattatissimo terzo film (molti sono ancora infuriati per via dello Spinosaurus, protagonista/antagonista assoluto della pellicola, che soppianta l'amato T-Rex... Roba da non credere!), il quarto capitolo ritorna nuovamente sul tema del parco e dell'utilizzo dei dinosauri visti più come oggetti in mostra e non come degli esseri viventi, come viene giustamente sottolineato da Lowery, il personaggio interpretato da Jake Johnson, permettendo allo stesso tempo di giungere ad un'evoluzione del concetto di sensazionalismo, tramite un nuovo essere, che sarà il successo e la rovina di tutti.
Molti hanno definito il finale del film simile a quello del recente Godzilla (capirete perché solo vedendolo), ma sinceramente io l'ho apprezzato molto, nonostante le similitudini, dato che esso sta ad indicare che, quando l'uomo non riesce ad ottenere il successo sperato, molte volte è la Natura stessa che riesce ad ottenerlo. Molto bello e significativo.
Invece, per quanto riguarda la bravura recitativa degli attori, a partire dal come sempre comico Chris Pratt per arrivare a B.D. Wong, il cui personaggio in questo film mostra la sua vera natura di uomo freddo ed insensibile (aspetto solo accennato in Jurassic Park), non si discute: tutti bravissimi e non vedo l'ora che Jurassic World arrivi sul mercato home video per poter apprezzare ancor di più la loro interpretazione.
Per il momento non si parla ancora di un sequel, dato che il finale è rimasto aperto, ma sono davvero curioso di sapere quali possibili scenari potrebbero delinearsi in un possibile quinto film, dunque staremo a vedere.
Vi auguro buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Assolutamente sì

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