lunedì 21 settembre 2015

Recensione Flash: Tartarughe Ninja


Titolo originale: Teenage Mutant Ninja Turtles

Anno e nazione di produzione: USA 2014

Distribuzione in Italia: Universal Pictures

Genere: Azione/Fantascienza/Fantasy/Avventura/Commedia

Durata: 101 minuti

Cast: Pete Ploszek, Noel Fisher, Jeremy Howard, Alan Ritchson, Danny Woodburn, Megan Fox, Will Arnett, William Fichtner, Tohoru Masamune, Whoopi Goldberg, Abby Elliott, Taran Killam

Regista: Jonathan Liebesman

Dopo ben 22 anni, il quartetto di tartarughe teenager mutanti più amato di sempre ha fatto ritorno al cinema!
Lo so, ormai di remake ce ne sono a bizzeffe e francamente sono io il primo che, il più delle volte, si lamenta della ormai totale mancanza di originalità da parte di Hollywood, che preferisce appunto riproporre film, anche abbastanza recenti, a distanza di pochissimi anni dall'uscita della pellicola originale; tuttavia, in rarissime eccezioni, posso dire che alcuni di questi rifacimenti sono abbastanza graditi e Tartarughe Ninja, diretto da Jonathan Liebesman e prodotto, tra gli altri, dal sempre più odiatissimo (da me sinceramente no) Michael Bay, ne è uno degli esempi lampanti.
Assistiamo dunque alle origini del mito nella città di New York, con la giovane April O'Neil, interpretata da Megan Fox (divenuta ormai l'attrice feticcia di Bay), giornalista per il Channel 6 che, sperando di divenire una vera reporter (al momento si occupa di servizi frivoli e leggeri), inizia ad indagare in maniera approfondita sulle attività del famigerato Clan del Piede, la banda di criminali che da anni tiene sotto scacco l'intera metropoli. Ed è proprio in una di queste occasioni che la ragazza viene catturata insieme ad altri ostaggi, per poi essere liberata da quattro misteriosi giustizieri mascherati. Decisa a scoprire di più, poiché vede finalmente l'occasione di fare uno scoop coi fiocchi, April riesce a seguire questi individui e la scoperta che farà sarà incredibile: i giustizieri, i cui nomi sono Leonardo, Raffaello, Donatello e Michelangelo, sono quattro mutanti, in parte tartarughe e in parte umani, e per di più teenager giocherelloni e ninja!
Scioccata, la ragazza si ritroverà irrimediabilmente immischiata in una storia di cui in realtà faceva parte sin da piccola e che riguarda ciò che avvenne tanti anni prima a suo padre, un brillante scienziato morto nell'incendio dell'azienda in cui lavorava.
Scavando sempre più a fondo, anche con l'aiuto delle quattro tartarughe e del loro maestro, il topo mutante Splinter, si verrà a sapere che le azioni criminose della Banda del Piede sono solo la punta dell'iceberg di un terribile piano pluriennale, volto a sconvolgere le sorti di New York e dell'intero pianeta.
Riusciranno i protagonisti a sventare questo enorme pericolo?
Ormai, la gran parte degli spettatori, quando sente il nome Michael Bay, vede rosso: di fatto, per pregiudizio o chissà per cosa, qualsiasi suo lavoro viene immediatamente bistrattato e giudicato in maniera negativa, per via di sue vecchie e mal riuscite performance da regista, nonché della sua costante scelta di usare effetti speciali mirabolanti, che ne hanno minato del tutto la credibilità. Sinceramente, prima ancora di giudicare il regista o, in questo caso, il produttore di una pellicola, credo sia giusto valutare il film in primis e poi cercare di capire cosa sia andato bene o male in esso, collegandolo ai suoi realizzatori ed alle scelte che hanno fatto. Ecco quindi che, a differenza di molti fan nostalgici della vecchia trilogia cinematografica sulle quattro tartarughe più famose di New York, io preferisco di gran lunga questa versione, molto più realistica e ben realizzata, grazie anche alle tecnologie cinematografiche più innovative e recenti.
E la recitazione? I dialoghi? Ma mi spiegate quanto essi siano importanti in film corali e pieni di effetti speciali come questi? Molti hanno addirittura criticato il carattere dei quattro protagonisti in questo film, mentre io ho semplicemente rivisto esattamente le quattro tartarughe che conoscevo sin da piccolo, quando vedevo il cartone animato in TV, dunque, riconfermando il discorso di prima, si va a scovare sempre il pelo nell'uovo quando si tratta di Michael Bay, e questo non è certo l'atteggiamento più corretto per un/a cinefilo/a.
Per questa ragione, consiglio caldamente a tutti di vedere questo film, adatto per passare una serata spassosa in buona compagnia, in famiglia o con gli amici.
Vi lascio come sempre con il trailer della pellicola, dandovi appuntamento al 3 giugno 2016, data di uscita dell'attesissimo sequel!
Buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Sì

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