giovedì 1 ottobre 2015

Recensione (mica tanto) Flash: Inside Out



Anno e Nazione di Produzione: USA 2015

Distribuzione in Italia: Walt Disney

Genere: Film d'Animazione

Durata: 94 minuti

Regista: Pete Docter

Tutto inizia il giorno in cui la piccola Riley viene al mondo. Gioia provata dai genitori, di averla e conoscerla. Ma la stessa Gioia era anche in Riley, perché nella sua testolina è stata la prima emozione ad affacciarsi. Subito dopo, Tristezza, Paura, Disgusto e Rabbia: sentimenti personificati in buffi personaggi che accompagneranno Riley in ogni momento della sua infanzia, alternandosi e costruendo insieme a lei il suo percorso. Così, cresceranno gli interessi e le attitudini della bimba: l'amore per la famiglia, l'onestà, l'amicizia, Stupideira (i momenti di gioco condivisi con i genitori) e la passione per l'hockey. Poi, quando i genitori dal Minnesota si trasferiscono a San Francisco, l'undicenne deve affrontare per la prima volta un cambiamento radicale nella sua vita. Sperimenterà la perdita e la rinascita.



Il nuovo film targato Disney-Pixar è stato un vero e proprio successo mondiale, forte anche di un'idea originale. Nella versione inglese, i personaggi sono doppiati dalla créme della comicità statunitense come: Amy Poehler, Diane Lane e Mindy Kaling. Non sono un'appassionata di film d'animazione, però visto il mega successo, Inside Out mi ha incuriosito e mi sono convinta a vederlo. Secondo me, non è un cartone per bambini: nel film sono usati concetti e termini un po' troppo specifici, riguardo la psiche, che da piccoli spettatori non possono essere appresi a pieno. E, chissà, forse la Pixar ha pensato proprio a noi adulti con questo film, per ricordarci dell'infanzia e di quegli aspetti della nostra vita o del carattere che abbiamo lasciato andare. 



Dopo la bella infanzia trascorsa in Minnesota, Riley si trasferisce con i genitori a San Francisco. Dovrà dire addio non solo alla sua casa, ma anche ai suoi amici, alla sua vecchia vita insomma. Alla "vecchia" Riley. Perché quando viviamo un cambiamento, una parte di noi "muore" e rinasce, per vivere quella nuova esperienza. Così può capitare che Gioia si perda, che Tristezza vada via con lei e che rimangano solo la Paura verso la nuova situazione, il Disgusto verso ciò cui ci dobbiamo adeguare e la Rabbia per quello che dobbiamo accettare. Ma ehi, i ricordi, i giochi d'infanzia e anche gli amici immaginari faranno sempre parte di noi, hanno costruito le basi del nostro carattere e della nostra vita e lasciano il testimone alle successive esperienze. La Gioia tornerà, così come la Tristezza, sua amica imprescindibile e necessaria, che porta alla riflessione e alla comprensione adulta di una novità che magari diventa un problema. Torneranno, e si inizierà un nuovo capitolo della vita.
Tante riflessioni ed emozioni in 94 minuti di film che coinvolgono e commuovono. Mi è piaciuto molto, e lo preferisco ad Up!, che non mi colpì per niente: ora impalatemi pure!
La Pixar è tornata e lo ha fatto in grande.

Il trailer:


Consigliato: Sì

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