venerdì 15 gennaio 2016

Recensione Flash: I Soliti Sospetti


Titolo originale: The Usual Suspects

Anno e nazione di produzione: USA 1995

Distribuzione in Italia: Lucky Red 

Genere: Giallo/Thriller

Durata: 105 minuti

Cast: Kevin Spacey, Gabriel Byrne, Chazz Palminteri, Kevin Pollak, Pete Postlethwaite, Stephen Baldwin, Benicio Del Toro, Peter Greene, Suzy Amis, Clark Gregg, Dan Hedaya, Giancarlo Esposito, Michelle Clunie, Paul Bartel

Regista: Bryan Singer

Non me ne vogliate, ve ne prego, ma se non fosse stato per il grande Caparezza e la sua mitica e maledettissima canzone piena di spoiler "Kevin Spacey", forse non mi sarei interessato ed informato su una delle pellicole statunitensi più belle che abbia mai visto, ovvero I Soliti Sospetti!
Questo film del 1995, diretto dal famoso regista Bryan Singer, è un giallo che comincia con la deposizione di Roger "Verbal" Kint (Kevin Spacey), un truffatore da quattro soldi zoppo ed invalido, presso una centrale di polizia di New York, dopo la distruzione di un'intera nave cargo di droga al molo e la morte di una trentina di persone, uccise durante uno scontro a fuoco tra fazioni avversarie al quale solo Kint è appunto scampato.
L'uomo viene interrogato dall'agente di dogana David Kujan (Chazz Palminteri), che vuole capire come mai "Verbal" si sia trovato su una nave che ufficialmente trasportava cocaina, quando invece non ve n'era neanche un grammo a bordo. Per comprendere il tutto, Roger inizia allora a narrare le vicende del gruppo di cui ha fatto parte, un gruppo di cinque pregiudicati americani, riuniti tutti insieme sei settimane prima, all'apparenza per caso, in una centrale di polizia in seguito al furto di un camion pieno di armi.
Si tratta di Dean Keaton (Gabriel Byrne), ex poliziotto corrotto, Tom Hockney (Kevin Pollak), uno scassinatore, Ray McManus (Stephen Baldwin) e Fenster (Benicio Del Toro), due "colleghi" ricettatori e, infine, dello stesso Kint.
I cinque, del tutto estranei al furto, vengono rilasciati per mancanza di prove e, dopo essersi alleati per vendicarsi della polizia e della legge in generale che li perseguita anche quando non compiono nulla, effettuano un colpo eclatante che mette in ginocchio il sottogruppo di agenti corrotti newyorkesi, guadagnando un mucchio di soldi con la vendita di gioielli rubati ad un boss alleato di alcuni di questi poliziotti a Redfoot (Peter Greene), un amico ricettatore di McManus di Los Angeles.
Quest'ultimo, approfittando dell'entusiasmo dell'improvvisatissimo gruppo di criminali, offre loro la possibilità di guadagnare un mucchio di soldi attaccando un altro boss. Quando però il colpo finisce male e il gruppo scopre che la gang spacciava droga e non gioielli, i cinque si infuriano con Redfoot che, per far comprendere loro la situazione, li manda da Kobayashi (Pete Postlethwaite), un misterioso avvocato al servizio del leggendario boss Keyser Söze, ritenuto una figura mitica e temutissima nel mondo criminale, a tal punto che molti la ritengono solo una fantasia da sfruttare per spaventare i propri nemici.
Dopo vari ripensamenti, il gruppo sarà costretto, pena la morte loro e delle persone a loro care, a compiere un'azione criminale senza precedenti, attaccare la suddetta nave cargo per l'appunto, al fine di estinguere un debito che, in modi e tempi differenti, i cinque hanno contratto col Keyser, derubandolo involontariamente di merci di sua proprietà.
I criminali si imbarcano dunque in quest'ultima, grande azione malavitosa, ignorando il fatto che l'esito di essa sarà del tutto imprevedibile e non immaginando minimamente che Keyser Söze sarà lì ad attenderli nell'oscurità.
Ma chi sarà mai per l'appunto questo fantomatico Keyser Söze?
I Soliti Sospetti ha dato il via all'immenso successo di Kevin Spacey nel mondo, visto che questa pellicola gli è valsa il suo primo Oscar, cioè quello da attore non protagonista nel ruolo dello storpio "Verbal" e a ragion veduta, a mio parere: sia lui che il resto del cast, tra i quali rientra anche un giovanissimo e, all'epoca, poco conosciuto Benicio Del Toro, hanno reso davvero egregio questo film con le loro interpretazioni e sono rimasto davvero colpito, nonostante io non ami molto i film gialli.
Purtroppo, come avrete già capito, il finale mi è stato del tutto rovinato proprio da Caparezza e dalla sua canzone, quindi, se non l'avete mai sentita e siete interessati a vedere I Soliti Sospetti, vi suggerisco caldamente di ascoltarla o, al massimo, di ascoltarla dopo la visione della pellicola!
Detto questo, consiglio assolutamente questo film a tutti i cinefili accaniti ed amanti degli intrighi e vi auguro buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Sì

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