venerdì 5 febbraio 2016

Recensione Flash...Oscar 2016: Room


Anno e Nazione di Produzione: Irlanda 2015

Distribuzione in Italia: Universal Pictures

Data di uscita: 3 marzo

Genere: Drammatico

Durata: 118 minuti

Cast: Brie Larson, Megan Park, Jacob Tremblay, William H. Macy, Joan Allen

Regista: Lenny Abrahamson

Jack vive nella Stanza. Il suo mondo è quello. Ha tutto quello che gli serve per essere felice: mamma Joy, e gli amici letto, armadio, sedia, lume, lavandino. Ha anche un cane immaginario, Lucky. Al compimento dei cinque anni, la mamma gli svela che c'è altro fuori da quella stanza, un mondo vasto, pieno di avventure e persone che vogliono loro bene. A cui lei è stata strappata sette anni fa dal vecchio Nick, il padre di Jack. La ragazza mette a punto un piano, con l'aiuto di Jack, per salvare il figlio e se stessa. E fuggire da quella prigione. 


Tratto dal libro di Emma Donoghue, a raccontare la storia è proprio Jack, interpretato dal magnifico Jacob Tremblay: il piccolo ha solo dieci anni ma ha talento da vendere, e una maturità nell'interpretazione da far impallidire un attore navigato. E a proposito di interpretazione: non me ne vogliano Linklater e Co., ma la bravura di Jacob per me è la versione 2.0 del protagonista di Boyhood
Per Jack, la Stanza è il suo mondo. Gli unici a viverci sono lui e la mamma. Il vecchio Nick è sempre di passaggio, e non può farsi vedere quando lui è in giro. Quando, però scopre che c'è altro da vedere oltre la Stanza, il suo piccolo mondo va in frantumi, perde i contorni. Tutto è una scoperta, dal mondo, troppo grande e troppo affollato, alla nuova "versione" di sua madre, che conosce una volta fuori. Il racconto di Jack è innocente, a colori pastello, che coprono il grigio di quei sette anni di reclusione in cui ha vissuto Joy. Difficile spiegare quali emozioni hanno il sopravvento durante la visione di Room, ma sicuramente ho ben chiaro che le interpretazioni sono state tutte ottime, Brie Larson (fantastica, le sfumature nell'interpretazione di Joy sono toccanti) e Joan Allen insieme al piccolo Jacob, così come la regia di Lenny Abrahamson che ha abbassato la cinepresa ad altezza di bambino.
Non è un film facile, Room. Non lo è nemmeno un po'. Però ha una carica emozionale potente che ti spinge a proseguire nella visione, per rivedere il sole con Jack e Joy.

Il trailer:


Consigliato: Sì

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