venerdì 18 marzo 2016

Recensione Flash: Mission Impossible: Rogue Nation


Anno e nazione di produzione: USA/CHI/HONG KONG 2015

Distribuzione in Italia: Universal Pictures

Genere: Azione/Spionaggio/Thriller

Durata: 131 minuti

Cast: Tom Cruise, Jeremy Renner, Simon Pegg, Rebecca Ferguson, Ving Rhames, Alec Baldwin, Sean Harris, Simon McBurney, America Olivo, Tom Hollander

Regista: Christopher McQuarrie

Dopo un primo film indimenticabile, un secondo epico, un terzo molto sottotono (soprattutto per la pessima scelta di sostituire il mitico Roberto Chevalier, voce storica italiana di Tom Cruise, su richiesta dello stesso attore, per fortuna poi ritornato nel sequel) ed un quarto che recupera di molto in quanto ad originalità, dopo quattro anni ritornano il granitico Ethan Hunt e l'Impossible Mission Force con Mission Impossible: Rogue Nation!
In questo quinto capitolo, l'agente Hunt, impersonato come sempre da Cruise, si ritrova quasi del tutto solo nella lotta contro una misteriosa entità, uno stato canaglia per molti inesistente, noto come il Sindacato, una forza super-terroristica in totale antitesi all'IMF, a causa della quale l'agente viene additato come un pazzo visionario.
Di fatto, non appena avvengono varie tragedie a sfondo politico, in cui Ethan si ritrova quasi sempre immischiato, la CIA, guidata dal ferreo direttore Alan Hunley (Alec Baldwin), richiede ed ottiene lo scioglimento definitivo dell'IMF e l'inglobamento dei suoi ex agenti nell'agenzia governativa ufficiale statunitense.
Intanto, dopo essere sfuggito alla sua morte, per mano dell'enigmatico leader del Sindacato (Sean Harris) e dei suoi scagnozzi, tutti agenti di varie forze governative mondiali misteriosamente scomparsi o ufficialmente morti anni prima, Ethan avrà come soli appoggi i suoi colleghi più fidati Benji (Simon Pegg), William (Jeremy Renner) e Luther (Ving Rhames), nonché l'ausilio, tra alti e bassi, di una donna, Ilsa (Rebecca Ferguson), che più volte lo salverà e i cui oscuri propositi resteranno a lungo ben celati.
Riusciranno Ethan e i suoi compagni a sconfiggere il Sindacato, dimostrandone l'esistenza e ripristinando l'immagine del tutto bistrattata dell'IMF?
Come per la quarta pellicola, anche questa è alquanto interessante, sebbene non eccelli per originalità, dato che l'iniziale sconfitta dell'IMF è un tema che è stato già trattato, in maniera diversa, proprio in Mission Impossible: Protocollo Fantasma.
Ciononostante, il film se la cava bene, grazie alla magistrale interpretazione di Cruise (bellissima la scena iniziale dell'aereo, girata come al solito proprio da lui e non da controfigure) & Co., con un finale diverso, per certi punti, dagli altri quattro e, forse, un po' deludente, almeno per me che mi aspettavo comunque la solita lotta finale tra Ethan e il nemico in questione, ma vabbé, cambiare è sempre un bene, specie per evitare monotonie e ridondanze.
Detto ciò, consiglio ovviamente questa pellicola a tutti gli amanti della saga di M.I. e, in generale, a tutti gli appassionati dei film d'azione e di spionaggio, dandovi appuntamento col sesto capitolo della saga, già confermato da Cruise stesso e al momento in pre-produzione, le cui riprese cominceranno a giugno 2016.
Buona visione!

Il trailer:


Consigliato: Sì

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