venerdì 30 novembre 2012

Tu vuò fà l'americano!


Affermato regista, emigrato in America, vorrebbe cambiare il cinema italiano.
Non è il rifacimento del film di Sordi, ma è il riassunto dell'ultimo periodo cinematografico di Gabriele Muccino.
I primi due film made in USA, che il pubblico americano ha apprezzato, sono La Ricerca della Felicità e Sette Anime. Ad accompagnare il regista nel suo viaggio a Hollywood, l'attore Will Smith, produttore e attore di entrambe i film. Il ragazzo di Bel Air conosceva i film italiani di Gabriele e ha fornito il magico pass al neofita italiano per la fabbrica dei sogni. Ora Gabriele è al suo terzo film yankee, Quello che so sull'amore, e di certo non pensa affatto a tornare in patria.

La ricerca della felicità è il film che gli americani hanno sicuramente apprezzato di più: la vecchia novità di un regista italiano "esportato" in America (ovviamente non possiamo paragonare Muccino ad un Antonioni) associato al protagonista del film, un self made man che incarna il sogno americano per eccellenza. L'esordio di Jaden Smith è molto promettente. Gabriele, con l'opera prima, è voluto andare sul sicuro. Record di incassi nella madre patria.


Sette anime è, invece, il film più nelle corde del regista. Sempre Will Smith protagonista, in più Rosario Dawson a completare l'affresco cinematografico disegnato da Gabriele per una storia commovente e tragica, tenera e complicata. Non è piaciuto tantissimo agli americani, ma in Italia è nuovamente record di incassi.


E il 10 gennaio, arriva sugli schermi di casa nostra (negli USA esce prima) Quello che so sull'amore. Il posto di protagonista e produttore del film viene preso da Gerard Butler. Nel cast anche Jessica Biel, Uma Thurman, Catherine Zeta-Jones e Dennis Quaid. Un cast stellare che il regista italiano non ha dovuto nemmeno faticare a convincere: hanno accettato tutti subito, tutti fan dei precedenti film di Muccino.
Riflettori puntati sul rapporto tra padre e figlio. La prima commedia romantica di Gabriele, genere tipico del cinema americano. Staremo a vedere.

Gabriele negli USA ci sta bene. E questi anni, "lontani" dal cinema italiano, gli hanno chiarito le idee su cosa non va proprio qui in Italia. In America fare cinema è, da sempre, un business. Un apparato cinematografico come quello americano, una vera e propria industria, in Italia ma anche in Europa non potrebbe mai esistere. Gli americani fabbricano profitti, gli europei sogni, opere d'arte. Ed è proprio questo che non va, secondo il regista romano. Un film se è commerciale, se vende, non è detto che non sia un buon prodotto "artistico".
In più, è questione di meritocrazia: negli USA i film li fa chi merita i finanziamenti. In Italia, chi ha un nome. Muccino ha bisogno di competizione e innovazione. E non di raccomandazioni. E un giorno, magari tornerà in Italia, e cercherà di cambiare le cose. Per questo, good luck Mr. Muccino.

INCURSIONI CINEMANIACHE

Fan Page Ufficiale Facebook:

Profilo Ufficiale Twitter:

giovedì 29 novembre 2012

Gli imperdibili di mamma Rai

In principio fu l'Odissea con Bekhim Femiu.
Prima grande coproduzione internazionale di Dino de Laurentis, acquistata in tanti paesi, e che riscosse ovunque molto successo. Poi ci furono I Promessi Sposi con l'indimenticabile Don Abbondio di Alberto Sordi, il grandissimo successo di Sandokan con Kabir Bedi, trasmesso dalla Rai negli anni Settanta. Ancora, Cristoforo Colombo interpretato da Gabriel Byrne e diretto da Alberto Lattuada. Un altro grande successo della rete ammiraglia, questa volta degli anni Ottanta, è La Piovra che rese famoso Michele Placido; nel cast troviamo anche Toni Sperandeo e Vittorio Mezzogiorno.
Tornando ad oggi, sicuramente il miglior prodotto della Rai è Il Commissario Montalbano, tratto dai romanzi dello scrittore Andrea Camilleri. Il commissario più famoso d'Italia ha il volto del bravissimo Luca Zingaretti, mentre ne Il giovane Montalbano è interpretato da Michele Riondino.
Due fiction che, purtroppo, hanno perso qualcosa dalla messa in onda della prima stagione sono sicuramente Tutti pazzi per Amore e Il commissario Manara; la prima ha messo da parte una azzeccata protagonista (Stefania Rocca) e ha dimenticato la divertente originalità che la contraddistingueva. Secondo me, da vedere fino alla seconda stagione, nonostante la stonata presenza di Antonia Liskova. Il commissario Manara, interpretato da Guido Caprino, non ha saputo sfruttare la chance della seconda stagione. E infatti la fiction non è stata rinnovata.
Ma voglio parlarvi anche di...

Coco Chanel


con Shirley MacLaine, Barbora Bobulova, Malcolm McDowell, Olivier Sitruk, Valentina Lodovini, Sagamore Stévenin

La miniserie sulla vita della più grande stilista del Novecento va in onda su Rai Uno nell'ottobre del 2008. Co-produzione tra Italia (Rai Fiction e Lux Vide), USA e Francia.
Gli spettatori seguono la storia di Gabrielle Chanel dall'infanzia fino all'età adulta; mademoiselle Chanel è impersonata da Barbora Bobulova e dalla mitica Shirley MacLaine. Entrambe le interpretazioni rendono la miniserie indimenticabile. Pioggia purtroppo solo di nominations per la MacLaine, ai Golden Globe, agli Screen Actor's Guild Awards e agli Emmy.
Una donna forte e indipendente che ha cambiato il mondo della moda, sorprendendo tutti.


Sissi


con Cristiana Capotondi, David Rott, Licia Maglietta, Christiane Filangieri

Una coproduzione tra Germania (ZDF), Austria e Italia, andata in onda nel marzo 2010.
La storia della più amata imperatrice d'Austria risulta più "vera" in questa versione che nei film fiabeschi con Romi Schneider e Karlheinz Böhm.
Nonostante ci siano parecchi errori storici, la miniserie ha un grande successo, anche grazie all'ottimo cast. Cristiana Capotondi, a tratti con la voce troppo impostata forse a causa del successivo doppiaggio in italiano, grazie alla sua buona interpretazione dona all'imperatrice nuove sfaccettature.
Duemila comparse, le riprese ambientate nei luoghi in cui Sissi ha realmente vissuto come la reggia di Schönbrunn o il castello di Miramare a Trieste, 20 carrozze storiche, 700 costumi: da vedere.


Guerra e Pace


con Alessio Boni, Clemence Poesy, Malcolm McDowell, Violante Placido, Brenda Blethyn, Ana Caterina Morariu, Valentina Cervi

Un cast stellare, quattro puntate andate in onda nell'ottobre del 2007. Record di ascolti per questo kolossal, come non se ne vedevano da un po' sulla Rai.
Il classico di Lev Tolstoj viene ovviamente spogliato delle riflessioni dell'autore su vari aspetti della vicenda, preferendo evidenziare le storie d'amore e la Storia della campagna di Russia di Napoleone. Magari l'epopea tolstoniana ne esce un po' banalizzata secondo i più pignoli, ma la miniserie è comunque di pregio.


INCURSIONI CINEMANIACHE

Fan Page Ufficiale Facebook:

Profilo Ufficiale Twitter:

Recensione Flash: Biancaneve E Il Cacciatore


Titolo originale: Snow White And The Huntsman

Anno e nazione di produzione: USA 2012

Distribuzione in Italia: Universal Pictures

Durata: 127 minuti

Cast: Kristen Stewart, Chris Hemsworth, Charlize Theron, Vincent Regan, Bob Hoskins, Ian McShane, Ray Winstone, Eddie Marsan, Toby Jones, Lily Cole

Regista: Rupert Sanders

In un periodo cinematografico di rinnovamento e trasformazione di opere e fumetti classici, lo stesso destino è toccato alla storia di Biancaneve E I Sette Nani. Questo film del 2012 rivisita in chiave più dark la storia della giovane principessa tormentata dalla malvagia matrigna, che si rivela essere una feroce e spietata strega, cambiando radicalmente alcuni aspetti della storia.
La strega Ravenna infatti, interpretata da Charlize Theron, tiene prigioniera la giovane Biancaneve, interpretata da Kristen Stewart (stranamente in questo film le sue espressioni facciali sono leggermente più variegate, forse perché era contenta di aver messo le corna a Robert "Brillantinato" Pattinson, iniziando una tresca amorosa col regista del film, Rupert Sanders, padre di famiglia tra l'altro, chi lo sa!) per evitare che riconquisti in qualche modo il regno che apparteneva a suo padre, il re Magnus.
Un giorno riesce a fuggire e viene braccata da Eric, un giovane cacciatore al soldo della malefica regina, addolorato per la perdita della moglie. Interpretato da Chris Hemsworth (in questo film, anziché il martello come in Thor, porta un'ascia. L'importante era che avesse l'ennesima arma bestiale tra le mani!) viene convinto dalla regina a compiere questa impresa, e lei gli promette di riportare in vita sua moglie.
Scoperto però che la regina non è in grado di ottemperare questa richiesta, i due fuggono insieme nella Foresta Oscura per poi giungere, tra mille insidie e pericoli, nel regno del Duca Hammond, interpretato da Vincent Regan, ultimo sostenitore di Biancaneve e tenace oppositore della strega. Man mano la giovane si ritroverà attratta sia da Eric che dal giovane William, il principe figlio di Hammond e compagno di giochi della ragazza durante l'infanzia. Quando la battaglia finale si avvicinerà, chi dei due sarà il prescelto della principessa?
Simpatica rivisitazione della fiaba resa famosa dai fratelli Grimm, mostra parecchi aspetti originali nella trama intrecciati però a molti altri che rientrano nello stile Cronache Di Narnia: Ravenna sta a Jadis la Strega Bianca, come Biancaneve, Eric, William ed Hammond stanno ai quattro fratelli Pevensie, appoggiati dalle creature fatate, come i sette nani, esattamente come nel primo film realizzato riguardante la saga fantasy di C.S. Lewis.
Ciononostante, la trama non è lenta e pesante, ma abbastanza scorrevole e tutti gli attori, a parte la Stewart naturalmente, se la cavano bene (è stato divertente per me pensare che cinque dei sette nani fossero gli stessi  attori che in precedenza avevano interpretato Capitan Barbanera nel quarto film di Pirati Dei Caraibi, Spugna in Hook: Capitano Uncino, Beowulf in La Leggenda Di Beowulf, l'ispettore Lestrade nei due film di Sherlock Holmes e l'orribile Julie nel divertentissimo Sua Maestà!).
Anche se non è un gran capolavoro, lo consiglio comunque a tutti gli amanti delle storie rivisitate (come The Amazing Spider-Man, di cui ho parlato in un precedente post) ed aspettiamo l'uscita del sequel già confermato da tempo.
Ahimé, purtroppo Kristen Stewart non doveva tornare ma da qualche giorno invece è stata quasi sicuramente confermata la sua presenza. Lo stesso non si può dire del regista, intento, come affermato dai suoi agenti, a salvare il suo matrimonio dopo la sbandata sentimentale avuta con "Miss Sorriso".
Fino ad allora, buona visione!

Trailer:


Consigliato: Ni

INCURSIONI CINEMANIACHE

Fan Page Ufficiale Facebook:

Profilo Ufficiale Twitter:

mercoledì 28 novembre 2012

Recensione Flash: Rock of Ages


Anno e nazione di produzione: USA 2012

Distribuzione in Italia: Warner Bros

Genere: Musical

Durata: 123 minuti

Cast: Tom Cruise, Julianne Hough, Diego Boneta, Paul Giamatti, Alec Baldwin, Catherine Zeta-Jones, Russell Brand

Regista: Adam Shankman

1987. Sherrie, una giovane cantante, con tanti sogni e amore per la musica, si trasferisce dall'Oklahoma a Los Angeles per tentare la carriera artistica nella città dei sogni. Appena arrivata, si scontra con la realtà: le rubano la valigia con i suoi dischi preferiti. Ma in suo soccorso arriva Drew, che l'aiuta e le trova perfino un lavoro al Bourbon Club, il mitico locale losangelino, casa del rock n'roll e di Stacey Jaxx (Tom Cruise). Come è prevedibile, tra i due scoppia l'amore e le romantiche schitarrate delle più famose canzoni anni '80, nel film si sprecano.
Per fortuna che, oltre ai musicisti a.k.a piccioncini, ci sono il bravissimo Tom Cruise, leggenda maledetta e anche un po' comica del rock, Alec Baldwin e Russell Brand, i due svitati animatori del Bourbon e una scoppiettante e agguerrita Catherine Zeta-Jones, perché altrimenti sarebbe una barba.
Il film, tratto dall'omonimo musical di Broadway, mescola nostalgia per i favolosi Eighties e personaggi-parodia che quel periodo lo prendono affettuosamente in giro.

Il trailer:


Consigliato: Nì

INCURSIONI CINEMANIACHE

Fan Page Ufficiale Facebook:

Profilo Ufficiale Twitter:

lunedì 26 novembre 2012

Recensione (mica tanto) Flash: The Twilight Saga, Breaking Dawn Parte 2


Anno e nazione di produzione: USA 2012

Distribuzione in Italia: Eagle Pictures

Genere: Fantastico

Durata: 116 minuti

Cast: Robert Pattinson, Kristen Stewart, Taylor Lautner, Peter Facinelli, Michael Sheen, Dakota Fanning

Regista: Bill Condon

Ebbene sì, anche io sono caduta nel trappolone dell'ultimo capitolo della saga di Twilight. Confesso: ho visto tutti i film e letto pure qualche libro. E fu così che divenni fan di Harry Potter.
Ultimo film in casa Cullen. Bella dà alla luce Renesmee, detta Nessie, come il mostro di Lochness. E in effetti è una mostriciattola: metà mortale e metà immortale. Che fantasia malsana la Stephenie Meyer!
Tutto sembra andare per il meglio. Bella, da vampira, non cade più come una pera cotta, si può godere il suo Edward senza rischiare di fare la fine del maschio della mantide religiosa, e per di più ha dei super poteri! Tutti contenti, tranne Charlie, il padre di Bella: viene messo a tacere e liquidato peggio che negli altri film twilightiani. E Jacob ha avuto l'imprinting proprio con la figlia di Bella ed Edward! Ma come? Fiumi di parole e chilometri di pellicola su 'sto triangolo soprannaturale Edward/Bella/Jacob, e poi il caro lupetto ripiega sulla figlia? E vabbè, sò cose da licantropi. Che ne vogliamo sapere noi, poveri umani, che paghiamo 7 euro per vederli al cinema?
Ma gli immortalmente felici Cullen si sono dimenticati dei vampiri magnaccioni italiani: i Volturi se devono impiccià di tutto, figurarsi se non vogliono conoscere la cara Nessie. Il circo dei Cullen deve essere fermato. C'ha troppi fenomeni da baraccone, e Aro ne vuole qualcuno per sé. Me pare giusto.
Questa cosa devo scriverla, anche se risulterò infelicemente banale: emotivamente, Kristen Stewart, è sempre molto coinvolgente. Manco Ivana Trump, con tutti i lifting che si è fatta, ha la mimica facciale di Kristen.
Il film in Italia, e nel mondo, sta mietendo un record dopo l'altro: con l'ultima parte viene coronato, spero definitivamente, il sogno d'amore del vampiro Edward e della ex umana Bella.
Trasformatisi nella famiglia del Mulino Bianco, per fronteggiare i Volturi cattivi, allestiscono una comune ospitando vampiri provenienti da mezzo mondo. Ma non sono vampiri normali, no: hanno poteri  strabilianti, tanto da far sembrare Voldermort un peracottaro.
Riflessione: Edward, verso la fine del film, parlando con Carlyle (più Ken che mai in questo film) si rende conto di aver messo su un casino solo perché lui si è innamorato dell'umana, imbranata ragazza della porta accanto. E il flemmatico Carlyle cosa fa? Sorrisetto e pacca sulla spalla. Io penso che abbia preferito starsene zitto e mantenere la calma, altrimenti un ma li mortacci tua! sarebbe riecheggiato per tutta l'eternità. 
E se non abbiamo le scene raccapriccianti del primo Breaking Dawn, quando la cara Bella si rende conto di essersi sposata coi peli e cerca di provvedere in tutta fretta per non sfigurare durante la prima notte di nozze, nella parte 2 abbiamo una imbarazzante baby Renesmee costruita col digitale, con parrucchino annesso.
A chi aspetta la parodia di Willwoosh su YouTube, dico che il film fa ridere già abbastanza da sé.
E finalmente, vivemmo tutti felici e contenti.

Il Trailer:

   
Consigliato: Per farsi due risate, sì


INCURSIONI CINEMANIACHE

Fan Page Ufficiale Facebook:

Profilo Ufficiale Twitter:

domenica 25 novembre 2012

Recensione Flash: The Amazing Spider-Man


Anno e nazione di produzione: USA 2012

Genere: Fantascienza

Durata: 136 minuti

Cast: Andrew Garfield, Emma Stone, Rhys Ifans, Sally Field, Martin Sheen, Denis Leary

Regista: Marc Webb

Lo sapete che esiste una versione alternativa del fumetto classico sul supereroe metà uomo e metà ragno? No? Allora The Amazing Spider-Man è l'occasione buona per recuperare!
Basato infatti sui fumetti della serie Ultimate Spider-Man, questo film del 2012 narra l'alternative story di Peter Parker, figlio di due famosi scienziati che da bambino viene mandato a vivere dagli zii quando i genitori tentano disperatamente di sfuggire a qualcuno per poi morire in un misterioso incidente aereo.
Divenuto un adolescente, il giovane Peter, interpretato da Andrew Garfield, dovrà vedersela, come è accaduto col suo alter-ego classico, con i soliti bulli della scuola pubblica, tra cui spicca Flash Thompson (nella serie classica primo fidanzato di Mary Jane Watson, che in questo ciclo fumettistico non appare sin da subito) e con i turbamenti amorosi per via della bella Gwen Stacy, interpretata da Emma Stone (nella serie classica è l'acerrima rivale di Mary Jane per accaparrarsi le attenzioni di Peter, cosa che in questo ciclo è inizialmente assente). Morso da un ragno geneticamente modificato durante una visita clandestina alla Oscorp, l'azienda scientifica dove lavoravano i suoi genitori, Peter acquisisce man mano i poteri del ragno, escluso quello delle ragnatele che in questa serie fumettistica si crea da solo tramite un ingegnoso e complesso congegno elettronico. Acquisiti questi nuovi poteri dovrà vedersela con Lizard, la mostruosa e fortissima lucertola umanoide che altri non è che il Dottor Curt Connors, interpretato da Rhys Ifans, vecchio collega del padre di Peter e famoso fautore di numerose ricerche sulle manipolazioni genetiche e dell'unione tra le specie viventi. Il giovane capirà che doni immensi ha tra le mani decidendo di utilizzarli a fin di bene, ma a quale costo?
A dirla tutta, preferisco la versione alternativa della storia sul giovane fotografo-arrampicatore di muri piuttosto che quella classica. Una delle motivazioni principali forse sta nel fatto che Andrew Garfield mi sembra più adatto del primo interprete di Spider-Man nella trilogia uscita tra il 2002 ed il 2007, ovvero Tobey Maguire, che io definisco la versione maschile di Kristen Stewart! La loro "non-espressività facciale" meriterebbe un premio! Ma forse la motivazione principale è da trovarsi nel fatto che questa serie alternativa mi sembra più briosa, adrenalinica e ricca di colpi di scena.
Inoltre, questo è il secondo caso di attore britannico esportato oltreoceano per un film dedicato ad un supereroe: dopo la bella prova di Kenneth Branagh alla regia di Thor, il comico e mirabolante Rhys Ifans, da poco reduce dall'interpretare Xenophilius Lovegood negli ultimi due capitoli cinematografici di Harry Potter, si destreggia egregiamente nella pelle di "scienziato pazzo" menomato alla forsennata ricerca di un antidoto per tutti i mali che affliggono l'umanità. Davvero bravo anche se, a mio parere, un po' stonato in un cast di americani (sì, "purtroppo" sono filo-britannico e tutelo sempre i miei "polli" quando prendono parte a delle americanate!).
Detto questo, vi consiglio di vederlo già solo perché non c'è Tobey Maguire ed attendiamo con ansia l'uscita del secondo capitolo di questa nuova trilogia, in arrivo nel 2014. Già confermato l'arrivo di Mary Jane Watson che ricoprirà il ruolo di contendente per il cuore di Peter Parker, e di Elektro, il nuovo antagonista che sarà interpretato da Jamie Foxx (riuscirò a stento a non ridere ripensando al personaggio di "Fottimadre" Jones, da lui interpretato nel mitico e divertentissimo film Come Ammazzare Il Capo... E Vivere Felici!).
Buona visione!

Trailer:


Consigliato: Sì

INCURSIONI CINEMANIACHE

Fan Page Ufficiale Facebook:

Profilo Ufficiale Twitter:

sabato 24 novembre 2012

Have you ever watched that? Ra.One


Nel 2010, in India, alcuni addetti ai lavori decidono di scrivere un film diverso dagli altri film bollywoodiani, che rompesse con la tradizione e potesse competere col mercato cinematografico globale. Queste persone pensano di dare vita ad un supereroe indiano, cool come quelli americani. Così nasce il progetto Ra.One.
L'idea è del regista Anubhav Sinha che sottopone il progetto a Shahrukh Khan. L'attore si dimostra subito entusiasta e decide di prendervi parte. Inizia così un'avventura che durerà un anno e mezzo e vedrà l'impegno delle case produttrici Red Chillies (di Mr. Khan) e della Eros International. La superstar bollywoodiana ci crede davvero in questo progetto e si impegna su più "fronti": produzione, sceneggiatura e ovviamente recitazione.


Ra.One narra la storia di Shekhar Subramanium (Shahrukh Khan), un imbranato game designer.
Buono e combina guai, non ha però la stima del figlio Prateek, che lo reputa un codardo. Secondo Prateek sono i cattivi ad avere successo. Shekhar allora unisce, all'affetto per il figlio, l'esigenza di trovare un'idea per un nuovo videogioco dell'industria di Mr. Barron, il suo capo. Nasce così Ra.One: il nome del protagonista cattivo del videogioco deriva, per assonanza, dal demone della mitologia indiana Raavan. Ma Shekhar crea anche un eroe buono, G.One (da Jeevan, che significa vita) l'unico a poter battere Ra.One e ad insegnare a Prateek la bellezza della bontà. Ma il malvagio Ra.One, grazie alla potente tecnologia delle industrie Barron prende vita: al gala di lancio del videogioco, mentre i genitori Shekhar e Sonia (Kareena Kapoor) si divertono, Prateek vuole essere il primo a giocarci. Ma non termina la partita. Ra.One deve assolutamente vincere e quindi costringere Prateek a continuare il gioco. Così il malvagio villain arriva nel mondo reale, e l'unico modo per sconfiggerlo è far materializzare anche G.One (Shahrukh Khan).


Ra.One è il primo film indiano Sci-Fi in 3D, in cui per la prima volta sono stati usati effetti visivi, green screen e tante altre tecnologie che per gli "occidentali" ormai sono pane quotidiano, mentre per un film indiano sono una vera e propria scommessa tecnologica. Ecco perché i produttori di Ra.One si sono rivolti a professionisti occidentali. Tra questi l'italiano Nicola Pecorini, famoso direttore della fotografia a livello internazionale, che ha preso parte al film. L'esperienza indiana per Nicola è stata fonte di sorprese, scoperte e similitudini. Insomma, l'incontro con il meraviglioso mondo di Bollywood non l'ha lasciato indifferente, sia in positivo che in negativo. Ecco l'intervista.
E parlando di primati, Ra.One con i suoi 22 milioni di dollari, è stato anche uno dei film indiani più costosi.


Per la colonna sonora, ad interpretare due canzoni, Criminal e Chammak Challo, c'è il rapper americano Akon. Insomma, hanno fatto proprio le cose in grande!
Il cd della soundtrack è stato lanciato il 12 settembre 2011 con uno spettacolare evento, a Mumbai, che ha visto le esibizioni di alcuni membri del cast, tra questi Shahrukh e Kareena. C'è anche un'originale rivisitazione del successo americano Stand by me che in hindi è diventato Dildaara.
Ecco i video:

Chammak Challo:


Making-of di Criminal:


Dildaara:


I tre protagonisti alla première londinese: Shahrukh Khan, Kareena Kapoor e Arjun Rampal
Oltre a Shahrukh e a Kareena, nel cast ci sono anche Arjun Rampal che nella seconda parte del film interpreta proprio il malefico Ra.One, e io aggiungo che lo fa splendidamente, Priyanka Chopra e Sanjay Dutt in due piccole particine ad inizio film.
Non è stato affatto semplice girare questo film: Kareena e Arjun si sono messi a dieta e il piccolo Armaan Verma ha dovuto imparare la capoeira, la danza/lotta brasiliana per muoversi al meglio durante le riprese dei combattimenti al videogioco. Impegnativo dal punto di vista fisico, per tutti. Parecchi membri del cast, tra cui lo stesso Khan, hanno dovuto superare anche infortuni.


Tutto curato nei minimi dettagli, dai costumi al marketing (9 milioni di dollari sono stati spesi per il lancio pubblicitario del film). Le tre première principali si sono tenute a Dubai, Londra e Toronto. Il film ha riscosso enorme successo alla sua uscita nelle sale per poi veder calare l'affluenza del pubblico qualche settimana dopo. Anche la critica è stata altalenante, giudicando il film quasi come un esperimento riuscito a metà.
Io penso che abbiano fatto un buon lavoro: adesso non sta scrivendo la fan di Bollywood ma una spettatrice obiettiva che sa riconoscere l'impegno e la passione profusi in un progetto in cui, tutti quelli che vi hanno preso parte, hanno dato il massimo. 
Magari a noi che di supereroi ne abbiamo visti a bizzeffe ormai, Ra.One potrà sembrare una scopiazzatura di vari film americani, da Iron Man a Batman, ma invece non è così: la componente emozionale indiana c'è. Tolta la novità degli effetti speciali, c'è sempre la famiglia al centro di tutto, e l'amore, questa volta declinato in versione filiale.
Non perdetevelo! Un supereroe indiano non vi capita tutti i giorni sullo schermo. Ancor di più se lo interpreta Mr. Khan.

Il trailer:


Curiosità:

Il personaggio di Kareena si chiama Sonia, come la presidente del partito del Congresso indiano. E il personaggio di Shekhar ad inizio film fa una battuta divertente, dicendole di non poter salvare l'India. Lei non è Sonia Gandhi!

Si è pensato ad un sequel di Ra.One, ma per adesso Shahrukh ha dichiarato di non essere disponibile. Il produrre un altro film del genere richiede tanto tempo e impegno per dare vita ad un prodotto di successo.

Buona visione!


INCURSIONI CINEMANIACHE

Fan Page Ufficiale Facebook:

Profilo Ufficiale Twitter:

Recensione Flash: An Education


Anno e nazione di produzione: Gran Bretagna 2009

Distribuzione in Italia: Sony Pictures

Genere: Drammatico

Durata: 100 minuti

Cast: Carey Mulligan, Peter Sarsgaard, Rosamund Pike, Dominic Cooper, Alfred Molina, Emma Thompson

Regista: Lone Scherfig


Anni Sessanta. La swinging London è sul nascere. Ma la voglia di cambiamento già è nell'aria.
Anche Jenny ha voglia di cambiare. Nella sua vita non ha fatto altro che studiare, intrappolata dal percorso di studi che i genitori hanno scelto per lei. Lei si sente sprecata per quel dimenticato sobborgo londinese in cui vive. Vuole di più, ma non sa come ottenerlo. Un giorno, incontra David: trentenne affascinante che le aprirà le porte del bel mondo in cui lei desidera vivere. La bella vita, però, riserva un risveglio doloroso per una ragazza di diciassette anni.
Nick Hornby scrive dell'educazione di una ragazza, dove i libri non servono ma sono di impiccio e inutili. E fanno venire i brufoli, come afferma l'adorabile svampita di Rosamund Pike. Carey Mulligan attira tutta l'attenzione su di sé: entusiasmo e delusione, due genitori grettamente arrivisti e un mondo sull'orlo della rivoluzione. L'attrice riesce a gestire tutte queste emozioni e a coinvolgere il pubblico. Peter Sarsgaard è un credibile, impacciato dongiovanni. La regista affretta un po' sul disincanto di Jenny, quasi dandolo per scontato.
Vivendo, si impara. Più che sui libri.

Il trailer:


Consigliato: Sì


INCURSIONI CINEMANIACHE

Fan Page Ufficiale Facebook:

Profilo Ufficiale Twitter:

giovedì 22 novembre 2012

Bollywood, mon amour!


Dopo aver parlato qui del colorato mondo di Bollywood, vorrei consigliarvi alcuni film indiani che, secondo me, sono assolutamente da vedere. Alcuni li ho già citati nel precedente post bollywoodiano, oppure ne ho scritto già una recensione.
La maggior parte della produzione cinematografica indiana copre il genere delle commedie romantiche, ma Bollywood si sta aprendo anche ad altri generi come i film d'azione, di attualità, sui supereroi o commedie demenziali. Esempi: Ra.One, Three Idiots e i vari Don.
Nelle commedie romantiche, ultimamente, accanto alla storia d'amore si associano tematiche politiche o sociali, incursioni nella storia indiana, elementi che apportano notevole originalità e appassionano ulteriormente il pubblico, indiano e non.
Importanti produzioni, scripts avvincenti, attori amatissimi, grandi registi, ambientazioni da favola, musiche e danze coinvolgenti...questo è Bollywood!


Jodhaa Akbar è del 2008.
Nel sedicesimo secolo l'India era parte dell'impero moghul che si estendeva dall'Afghanistan fino all'India centrale. L'imperatore Akbar (Hritik Roshan), musulmano, riesce ad imporre il suo dominio anche nel più induista degli stati dell'Hindustan, abitato dai Rajput. Per consolidare i rapporti di alleanza con i rajput, sposa la principessa hindu Jodhaa (Aishwarya Rai). Il matrimonio con un musulmano viene vissuto dalla principessa come un castigo. Ma la politica ha la meglio sulla religione. Per l'imperatore Akbar si profilerà la sua impresa più ardua: conquistare il cuore e la fiducia di Jodhaa.
Film monumentale, una delle più grandi produzioni indiane degli ultimi tempi. Imperdibile.
Il trailer:




Dilwale dulhania le jayenge (Il coraggioso prenderà la sposa) è del 1995.
E' un classico di Bollywood e uno dei più grandi successi indiani; a renderlo tale la mitica coppia Sharukh Khan - Kajol e la storia d'amore appassionante, nata su un treno, che porterà i protagonisti sui binari della felicità. Ovviamente, come da classica tradizione bollywoodiana, Raj e Simran dovranno affrontare molti ostacoli per avere il loro lieto fine.
I due ragazzi vivono a Londra, della loro patria d'origine conservano solo i nomi. Ma il padre di Simran ha pianificato già il matrimonio della figlia: si celebrerà in India con un punjabi, terra d'origine della famiglia di Simran. La ragazza dovrà dire addio ai suoi sogni sul principe azzurro e piegarsi al volere paterno.
Prima del matrimonio, Simran visita l'Europa in vacanza studio. Conosce Raj, e...non voglio svelarvi altro. Il film diretto da Aditya Chopra e prodotto dal padre, il grande Yash Chopra, è un'alchimia di emozioni e comicità.
Il trailer:




Fanaa è del 2006.
La parola fanaa è di origine persiana (l'India fu dominio persiano per ben due secoli, e qualcosa di quella dominazione è rimasto nella lingua e cultura hindi) che significa perdersi dentro qualcuno fino a perdere la propria identità o la propria vita. Questa è la storia di Zooni (Kajol) e Rehan (Aamir Khan), sullo sfondo di un segreto.
Per me, uno dei film indiani più sorprendenti e avvincenti.
Il trailer:




Jab we met (Quando ci siamo incontrati) è del 2007.
Aditya (Shahid Kapoor) è un imprenditore di successo; nonostante ciò le cose non gli vanno bene: ha forti contrasti con la madre nel dirigere la società di famiglia e la fidanzata l'ha lasciato per sposare un altro.
Triste e depresso, nel bel mezzo di una riunione, sparisce. Nel suo vagabondare, arriva alla stazione e sale sul primo treno in partenza. Nel suo vagone irrompe la vulcanica sikh Geet (Kareena Kapoor) che prende a cuore il morale del ragazzo e decide di aiutarlo. Un crescendo di avventure per uno dei film bollywodiani più divertenti. Shahid e Kareena, allora coppia anche nella vita, sono magnifici.
Il trailer:




Om Shanti Om è del 2007.
E' il primo film diretto dalla famosa coreografa Farah Khan.
Il titolo del film richiama i nomi dei due protagonisti: Om (Shahrukh Khan) e Shanti (Deepika Padukone). La loro storia inizia negli anni Settanta: Om sogna di diventare una stella di Bollywood, Shanti è già una famosa attrice di cui il ragazzo è perdutamente innamorato. I due purtroppo muoiono, ma si reincarnano e tornano ai giorni nostri. Recupereranno i ricordi delle loro vite precedenti e si vendicheranno del perfido Mukesh (Arjun Rampal).
Om Shanti Om è un film originale, divertente e un vero e proprio raduno di tantissime star di Bollywood che durante il film recitano in cammei e nel video della canzone Deewangi deewangi.
Il trailer:




Veer-Zaara è del 2004.
Diretto da Yash Chopra, i protagonisti sono Shahrukh Khan, che è il capitano dell'Indian Air Force Veer Pratap Singh, Preity Zinta  che impersona Zaara Hayat Khan e Rani Mukherjee che interpreta l'avvocatessa Saamiya Siddiqui. Veer è indiano, Zaara è pachistana: a dividerli non c'è solo il confine geografico ma anche la guerra tra le due nazioni. La loro storia sarà raccontata dallo stesso Veer all'avvocatessa Saamiya che farà di tutto per ricongiungerli.
Altro grandissimo successo, sbarcato anche al Festival di Berlino.
Il trailer:



Non è stato semplice scegliere solo sei film per una Bollywood addicted come me. Apprezzate lo sforzo...

Buona visione!


INCURSIONI CINEMANIACHE

Fan Page Ufficiale Facebook:

Profilo Ufficiale Twitter:

mercoledì 21 novembre 2012

Recensione Flash: Beginners


Anno e nazione di produzione: USA 2011


Distribuzione in Italia: Universal Pictures



Genere: Drammatico



Durata: 100 minuti



Cast: Ewan McGregor, Christopher Plummer, Mèlanie Laurent, Goran Visnjic



Regista: Mike Mills


Oliver e i suoi genitori non sono mai stati una famiglia normale. Il padre Hal e la madre Georgia erano una coppia senza possibilità di definizioni: si volevano bene e desideravano altro. Così Oliver è cresciuto con tante domande, che continuano a vagare nella sua mente adulta ancora alla ricerca di risposte.
Un giorno, dopo la morte della madre, il padre gli confessa di essere gay. Di esserlo sempre stato. A 75 anni decide di vivere e di amare a modo suo.
Le risposte per Oliver arriveranno, anche grazie all'incontro con Anna. Qualche anno dopo, Hal si ammala di tumore e muore. 
Beginners non è stato distribuito nelle sale italiane. Grande errore. Un cast in stato di grazia (il veterano Christopher Plummer ha vinto il suo primo Oscar a 82 anni) per questo film indie, naive, comico, tenero ed emozionante che con candore e ingenuità affronta tematiche impegnative. Tanti flasback si affastellano lungo il film, come indizi per scoprire e capire l'universo di Oliver, di Hal e Georgia. Padre e figlio cominciano a conoscersi veramente, cominciano ad amare veramente, cominciano a vivere il loro rapporto e a capirlo. Ad unirli c'è anche l'adorabile jack russel Arthur che dispensa tacitamente affetto e saggezza.
Per i due, essendo principianti, non sarà semplice. Ma non è mai troppo tardi per provarci. Storia di una doppia rinascita.

Il trailer:


Consigliato: Sì


INCURSIONI CINEMANIACHE

Fan Page Ufficiale Facebook:

Profilo Ufficiale Twitter:

martedì 20 novembre 2012

Le migliori colonne sonore... secondo me! Parte I

Una delle parti essenziali nello sviluppo di un film per il grande ed il piccolo schermo è di sicuro la musica ed è per questo che, da cinefilo accanito quale sono, vi elencherò un paio delle mie colonne sonore preferite, suddividendole in quattro articoli. Questo di oggi sarà il primo dei due articoli riguardanti un mix di film vari. Il terzo sarà sui tre film di Matrix (eh lo so, sono fissato!) mentre il quarto ed ultimo sarà dedicato alla colonna sonora della famosa Trilogia Del Dollaro del Maestro Ennio Morricone. Buona lettura!

BRAVEHEART: CUORE IMPAVIDO (1995)


E' impossibile dimenticare la stupenda colonna sonora di questo epico film di Mel Gibson: realizzata da James Horner, essa è proprio la colonna fondante su cui si basano le ambientazioni della trama. Con il bellissimo accompagnamento di sottofondo delle cornamuse (irlandesi e non scozzesi, specifichiamo. Mel Gibson ha preferito quelle irlandesi perché secondo lui "le scozzesi sembrano gatti") sembra quasi di poter vivere in prima persona quel periodo cupo per il popolo scozzese che pian piano riesce a conquistare una purtroppo fievole e corta indipendenza dall'Inghilterra.
Vi ripropongo la tracklist ed il link della mia traccia preferita, A Gift Of A Thistle, che nel film è legata alla scena in cui il piccolo William Wallace, al termine del funerale di suo padre e di suo fratello maggiore, riceve in dono un fiore dalla piccola Murron. Buon ascolto!

TRACKLIST:

1-Main Title
2-A Gift Of A Thistle
3-Wallace Courts Murron
4-The Secret Wedding
5-Attack On Murron
6-Revenge
7-Murron's Burial
8-Making Plans, Gathering Clans
9-Sons Of Scotland
10-The Battle Of Stirling
11-For The Love Of A Princess
12-Falkirk
13-Betrayal & Desolation
14-Mornay's Dream
15-The Legend Spreads
16-The Princess Pleads For Wallace's Life
17-"Freedom"/The Execution/Bannockburn
18-End Credits

Qui potete trovare il link per la traccia 2:

A Gift Of A Thistle:


IL CORVO (1994)


Il film culto che ha consacrato il compianto Brandon Lee, morto proprio durante le riprese del film a causa di una pistola caricata con proiettili veri e non a salve e sulla cui dipartita grava ancora un grande alone di mistero. La colonna sonora composta da canzoni interpretate e scritte da numerosi artisti, famosi e non, tra cui i Cure, i Nine Inch Nails, i Rage Against The Machine ed i Pantera. Tutte musiche rock ed hard rock proprio per celebrare la figura del protagonista, Eric Draven (nel cognome c'è un gioco di parole: la pronuncia di Draven ricorda molto quella di "the raven", che significa proprio "il corvo/la cornacchia"; "raven" infatti è un altro termine inglese per dire corvo).
Eric, un giovane rockettaro, viene ucciso durante la notte di Halloween insieme alla sua compagna, Shelly Webster, con cui doveva sposarsi il giorno dopo (ironia della sorte: anche Brandon Lee doveva sposarsi dopo la fine delle riprese del film...). Il giovane ritorna sulla Terra esattamente un anno dopo, grazie ai poteri del corvo, per vendicare la sua morte e quella della sua fidanzata, accompagnato nel suo cammino da queste splendide musiche. Le mie due canzoni preferite della colonna sonora sono quelle ascoltabili nelle scene in cui lui si trucca e si prepara per la vendetta e quando corre da un tetto all'altro per tracciare la sua scia di uccisioni dei colpevoli. Sto parlando rispettivamente di Burn dei Cure e Dead Souls dei Nine Inch Nails. Ecco la tracklist della colonna sonora e i link delle due canzoni. Buon ascolto!

TRACKLIST:

1-Burn - The Cure
2-Golgotha Tenement Blues - Machines Of Loving Grace
3-Big Empty - Stone Temple Pilots
4-Dead Souls - Nine Inch Nails
5-Darkness - Rage Against The Machine
6-Color Me Once - Violent Femmes
7-Ghostrider - Rollins Band
8-Milktoast - Helmet
9-The Badge - Pantera
10-Slip Slide Melting - For Love Not Lisa
11-After The Flesh - My Life With The Thrill Kill Cut
12-Snakedriver - The Jesus And Mary Chain
13-Time Baby III - Medicine
14-It Can't Rain All The Time - Jane Siberry

Ed ecco i due link delle canzoni:

The Cure - Burn:


Dead Souls-Nine Inch Nails:


IL GLADIATORE (2000)


La colonna sonora di questo magnifico film che ha portato alle luci della ribalta il grande Russel Crowe è uno dei capolavori di colui che, a mio parere, potrebbe essere il potenziale erede di Ennio Morricone. Sto parlando del mitico Hans Zimmer che qui ha collaborato con la splendida Lisa Gerrard nella realizzazione delle tracce audio per il film sul "Generale che divenne uno schiavo, lo schiavo che divenne un gladiatore, il gladiatore che sfidò l'imperatore." Vedere Massimo X Meridio combattere, amare, gioire ed odiare con le musiche di Hans Zimmer in sottofondo è uno dei fattori principali del successo mondiale di questo film. E forse è anche uno dei motivi per cui Russel è il mio attore preferito e Il Gladiatore è uno dei miei film preferiti.
Ecco la tracklist della colonna sonora e le due tracce più belle, ovvero The Battle e Now We Are Free, quest'ultima cantata proprio da Lisa Gerrard. Buon ascolto!

TRACKLIST:

1-Progeny
2-The Wheat
3-The Battle
4-Earth
5-Sorrow
6-To Zucchabar
7-Patricide
8-The Emperor Is Dead
9-The Might Of Rome
10-Strength And Honor
11-Reunion
12-Slaves To Rome
13-Barbarian Horde
14-Am I Not Merciful
15-Elysium
16-Honor Him
17-Now We Are Free

Ed ecco le due canzoni:

The Battle:


Lisa Gerrard - Now We Are Free:


LA LEGGENDA DI BEOWULF (2007)
La colonna sonora di questo sottovalutatissimo film di Robert Zemeckis è tra le più belle che io abbia mai potuto ascoltare. L'estro e l'arte di Alan Silvestri mescolano l'epicità medievale dell'opera in antico inglese del Beowulf con dei sound in chiave techno-rock, con dei risultati davvero notevoli. Oltre al fatto che questo film, ahimé, è stato denigrato per via dell'uso della motion capture, la tecnica di grafica computerizzata tanto amata da Zemeckis, tramite la quale il possente Ray Winstone è dimagrito notevolmente, aumentando la massa muscolare per entrare pienamente nel ruolo del mitico guerriero dei Geati, credo che il film non sia stato nemmeno tanto capito. Oramai è risaputo che i gusti del pubblico cinematografico seguono quella che io chiamo la cosiddetta "scia dei filoni", ovvero il pubblico apprezza solo i film più di moda del periodo e credo infatti che purtroppo il film sia uscito quasi nel periodo culmine del filone "vampiri-licantropi". Molti invece l'hanno denigrato per un cambiamento radicale apportato verso la fine della trama (Beowulf, anziché uccidere la madre di Grendel e tornare dal suo popolo di cui diverrà re come nel poema, resta invece in Danimarca facendo uno scellerato patto con la madre del troll e diventando il re dei Dani), ma si sa che ogni regista deve sempre giostrarsi e modificare la trama di un'opera per trasporla sul grande schermo e devo dire che Zemeckis se l'è cavata, come sempre, egregiamente, poiché ha concentrato i suoi sforzi nel mostrare il lato umano dell'eroe, non tanto quello mitico ("Ricordami sempre, non come eroe o come re, ma come uomo, fallibile ed imperfetto." Come afferma Beowulf alla sua consorte, la regina Wealtheow). Idem quindi per Alan Silvestri, di cui qui vi riporto la tracklist della colonna sonora ed i link delle mie due tracce preferite, ovvero What We Need Is A Hero e A Hero Comes Home, quest'ultima interpretata dalla splendida voce di Irina Menzel. Buon ascolto!

TRACKLIST:

1-Beowulf Main Title
2-First Grendel Attack
3-Gently As She Goes
4-What We Need Is A Hero
5-I'm Here To Kill Your Monster
6-I Did Not Win The Race
7-A Hero Comes Home
8-Second Grendel Attack
9-I Am Beowulf
10-The Seduction
11-King Beowulf
12-He Has A Story To Tell
13-Full Of Fine Promises
14-Beowulf Slays The Beast
15-He Was The Best Of Us
16-The Final Seduction
17-A Hero Comes Home (End Credits Version)

Ed ecco i due link:

What We Need Is A Hero:


Idina Menzel - A Hero Comes Home:


E qui termina la prima parte sulle mie colonne sonore preferite. Nella seconda parlerò di altre cinque soundtrack che adoro. Alla prossima!

INCURSIONI CINEMANIACHE

Fan Page Ufficiale Facebook:

Profilo Ufficiale Twitter: